06 giugno 2023

Modello F24: a Cosa Serve, Istruzioni per la Compilazione

Sicuramente avrai sentito parlare del Modello F24 per pagare le tasse in modo pratico e unificato. Questo significa che puoi saldare tutte le somme dovute con una sola operazione e, se hai crediti disponibili, puoi anche compensarli durante il versamento.

Siccome il Modello F24 può essere usato per pagare tasse di diverso genere, anche a compensazione e verso diversi soggetti, per compilare l'F24 servono i codici tributo ma anche i codici identificativi e altri dati che servono a specificare cosa si sta pagando.

Immagina questa situazione: hai un'importo da pagare, come l'Imu sulla seconda casa, ma allo stesso tempo hai accumulato un credito Irpef dalla tua dichiarazione dei redditi: in questo caso puoi utilizzare il credito Irpef per coprire il pagamento dell'Imu.


In altre parole, puoi sfruttare un credito a tuo vantaggio per bilanciare un debito in un'altra area, ma la compilazione del Modello F24 deve essere precisa e con le corrette indicazioni.

Che cos'è il Modello F24 e a cosa serve

Il Modello F24 è uno strumento di fondamentale importanza per i contribuenti italiani perché consente di effettuare pagamenti relativi a una vasta gamma di imposte e obblighi fiscali, tra cui le imposte sui redditi come l'Irpef (l'imposta sui redditi delle persone fisiche) e l'Ires (l'imposta sui redditi delle società).

Il Modello F24 è anche utilizzato per pagare l'Irap (l'imposta regionale sulle attività produttive), per regolarizzare le addizionali regionali e comunali all'Irpef, per pagare interessi, accise, contributi e premi a enti previdenziali come l'Inps, l'Inail, l'Enpals e l'Inpgi.

Un altro uso molto comune dell'F24 è il pagamento dei tributi locali come l'Imu e la Tari. Il Modello F24 copre anche pagamenti specifici come i tributi speciali catastali, i quali includono interessi, sanzioni e oneri accessori legati all'attribuzione d'ufficio della rendita presunta. Inoltre, viene utilizzato per la Tari e la Tosap/Cosap, ma solo nei Comuni che hanno stipulato una convenzione apposita con l'Agenzia delle Entrate.


Un uso particolare del Modello F24 è il pagamento delle ritenute fiscali, che riguardano sia i redditi da lavoro dipendente che quelli da capitale. Queste ritenute sono trattenute direttamente dal datore di lavoro o dalle istituzioni finanziarie e il Modello F24 offre un mezzo efficace per effettuare i relativi versamenti.

La gestione dell'Iva è un'altra importante funzione del Modello F24: l'imposta sul valore aggiunto viene applicata alle vendite di beni e servizi, e il Modello F24 semplifica il processo di pagamento dell'Iva dovuta.

Il Modello F24 è uno strumento essenziale per pagare le somme dovute a titolo di imposta di successione, l'imposta ipotecaria e catastale, le tasse ipotecarie, l'imposta di bollo, l'Invim e i tributi speciali, insieme a relativi accessori, interessi e sanzioni.

Infine, con l'F24 si possono gestire i pagamenti relativi a notifiche di avvisi di liquidazione, atti di contestazione e sanzioni per operazioni legate al servizio ipotecario, per regolarizzare somme dovute in caso di ravvedimento.

Tipologie di Modello F24 e quando si usano

Il Modello F24 si declina in quattro diverse tipologie, ognuna adatta a specifiche esigenze:
  • Modello F24 Ordinario: noto anche come "unificato", può essere utilizzato da tutti i contribuenti per versare tutti i tributi
  • Modello F24 Semplificato: disponibile per tutti come alternativa all'ordinario, è utilizzato per pagare e compensare le imposte erariali, regionali e locali, inclusa l'Imu
  • Modello F24 Elide (Elementi identificativi): riservato a situazioni in cui sono richieste informazioni che non possono essere inserite nel Modello F24 ordinario
  • Modello F24 Accise: specifico per il pagamento delle accise e dei versamenti gestiti dall'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato
Capire quando si usa il Modello F24 Ordinario o l'F24 Semplificato è fondamentale, visto che gli usi del F24 Semplificato sono anche del F24 Ordinario ma non viceversa.

L'F24 Ordinario è la versione classica del modello e si caratterizza per la sua semplicità di compilazione: adatto per il pagamento della maggior parte dei contributi e tributi, se devi effettuare pagamenti che rientrano nella norma l'F24 Ordinario in genere è la scelta consigliata, in quanto permette di gestire la maggior parte delle tipologie di versamenti.

L'F24 semplificato, invece, rappresenta una versione ridotta del documento e può essere utilizzato solo per determinate tipologie di versamenti.

È importante comprendere le limitazioni di questa versione e valutare attentamente se corrisponde alle tue esigenze: confrontando le due versioni, si nota che l'F24 ordinario offre una maggiore flessibilità e copertura per una varietà di contributi e tributi, rispetto all'F24 Semplificato che è più limitato nelle tipologie di versamenti che può gestire.

Ora che conosci queste diverse tipologie di Modello F24, potrai scegliere quella più adatta alle tue esigenze quando dovrai pagare le tasse.

Pagamenti con il Modello F24: come effettuarli e obblighi da considerare

La procedura per effettuare i pagamenti utilizzando il Modello F24 varia a seconda che il contribuente sia titolare o non titolare di partita IVA. Esaminiamo le modalità specifiche per ciascuna categoria.

I titolari di partita IVA sono tenuti ad effettuare i pagamenti esclusivamente tramite modalità telematiche, tramite pagamento diretto utilizzando i servizi telematici forniti dall'Agenzia delle Entrate o attraverso i servizi di internet banking offerti dagli intermediari della riscossione convenzionati con l'Agenzia.

Possono ricevere assistenza tecnica da CAF, patronati o altri intermediari abilitati, sia per i canali telematici dell'Agenzia delle Entrate sia per i servizi di internet banking.

Per i contribuenti non titolari di partita IVA non c'è l'obbligo di effettuare i pagamenti tramite canali telematici, ma hanno comunque la possibilità di utilizzare questa modalità, se lo desiderano e possono presentare il Modello F24 in formato cartaceo presso qualsiasi sportello dell'Agenzia delle Entrate - Riscossione, una banca o un ufficio postale.

Tuttavia è importante tenere presente che nel caso in cui un contribuente non titolare di partita IVA intenda effettuare compensazioni tramite il Modello F24, scatta l'obbligo di presentare la dichiarazione in modalità telematica.

Leggi anche - Come Pagare il Bollo Auto (chi deve pagare e altre informazioni)

Siccome il Modello F24 può essere usato per pagare tasse di diverso genere, anche a compensazione e verso diversi soggetti, per compilare l'F24 servono i codici tributo ma anche i codici identificativi e altri dati.

Queste istruzioni sono valide principalmente per l'F24 Ordinario e l'F24 Semplificato, mentre per l'F24 Elide e l'F24 Accise possono essere necessarie ulteriori specifiche.

Come compilare F24: codici e dati da inserire

La prima sezione da compilare del Modello F24 è la sezione "Contribuente", nella quale bisogna indicare il codice fiscale e i dati anagrafici (nome, cognome, data e Comune di nascita).

Se chi presenta il modulo e effettua il versamento è un soggetto diverso dal contribuente, allora è necessario compilare l'apposito campo con il proprio codice fiscale e si devono inserire i seguenti codici:
  • genitore o tutore: codice identificativo 02
  • curatore fallimentare: codice 03
  • erede: codice identificativo 07
Tutti i codici identificativi sono elencati sul sito internet dell'Agenzia delle Entrate.

F24: codici tributo per pagamento tasse

La seconda sezione è "Motivo del Pagamento", ovvero va indicato il perché e quanto si va a pagare per le tasse. Il Modello F24 Semplificato presenta diversi campi:
  • nella colonna Sezione bisogna indicare il destinatario del pagamento utilizzando ER per l'erario (fisco), RG per i versamenti alla regione, EL per gli enti locali (Comune)
  • nella colonna codice tributo va indicato il codice che giustifica il versamento o la compensazione delle imposte: l'elenco dei codici è disponibile sul sito delle Entrate
  • nella colonna codice ente si indica il destinatario del versamento
  • nel campo anno di riferimento si indica l'anno per il quale si sta effettuando il versamento e deve essere indicato in 4 cifre (ad esempio 2023)
  • nei campi relativi agli importi questi vanno indicati sempre seguiti da due cifre decimali, anche se sono pari a zero (ad esempio se si pagano 322 euro va indicato 322,00)
I campi con sfondo grigio relativi al ravvedimento operoso, agli immobili variati, all'acconto, al saldo, al numero di immobili e alla detrazione, vanno compilati o contrassegnati con una X, solo quando è necessario, e solo se si utilizza il Modello F24 per pagamento IMU e Tari.

Puoi trovare tutti i codici tributo per il pagamento con Modello F24 da questa pagina del sito dell'Agenzia delle Entrate. Consiglio di consultarla perché sono davvero tanti e periodicamente sono modificati o accorpati.

Nella colonna rateazione/mese di riferimento si mette il codice 0101 se viene effettuato un solo versamento a titolo di saldo o acconto, diversamente se opti per il pagamento rateale dovrai indicare il numero della rata che stai pagando con il modulo, seguito dal numero totale delle rate (ad esempio se è la terza rata di sei rate, si scrive 0306).

Terminata la compilazione delle sezioni devi firmare l'F24 nell'apposito campo, poi potrai autorizzare l'addebito dell'importo dovuto sul proprio corrente.

ATTENZIONE - Se l'importo finale supera a 1000 euro o devi effettuare una compensazione, per procedere al pagamento dovrai usare esclusivamente il servizio F24 Web oppure i servizi di internet banking messi a disposizione da banche e da Poste Italiane.

I versamenti telematici si considerano pagati solamente se il saldo viene addebitato sul conto corrente bancario o postale.
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