07 aprile 2023

Detrazione Interessi Mutuo Prima Casa: Condizioni e Casi Particolari

Se vuoi capire come si calcola la detrazione del mutuo casa, devi prima capire quando non si possono detrarre gli interessi del mutuo. E a tal proposito sappi che la detrazione interessi passivi mutuo vale solo per l'acquisto della prima casa adibita ad abitazione principale, o per un mutuo surroga usato per sostituire il mutuo per la prima casa.

Ma non basta, perché ci sono altre importanti condizioni da rispettare per recuperare il 19% di quanto pagato in un anno per gli interessi del mutuo, fino al limite di spesa pari 4000 euro.

In più hai diritto, limitatamente al primo anno del rimborso (cioè l'anno in cui hai stipulato il mutuo), alla detrazione delle spese per istruttoria e perizia oltre alla detrazione sugli interessi del mutuo.


Come quasi tutte le altre detrazioni fiscali anche questa è già nella dichiarazione dei redditi precompilata, ma direi che sapere come funziona il calcolo della detrazione degli interessi del mutuo è utile per controllare che sia tutto a posto e necessario se devi inserirla da te.

In questa guida spiego anche casi particolari di detrazione mutuo, cioè quelli del mutuo cointestato e in caso di divorzio o separazione tra coniugi.

Detrazione interessi mutuo prima casa: requisiti e condizioni da rispettare

Innanzi tutto per avere la detrazione sugli interessi passivi del mutuo è necessario che il mutuo sia stato stipulato nei 12 mesi antecedenti o successivi all'acquisto dell'immobile. La detrazione interessi mutuo vale anche in caso di mutuo surroga ma solo per un importo non superiore alla residua quota capitale da rimborsare, più eventuali spese e oneri (circolare Agenzia delle Entrate n°7/E/2017).

Poi, devi aver stipulato il mutuo con un soggetto residente in Italia (o da un non residente con stabile organizzazione in Italia) o in uno Stato membro dell'Unione Europea. Insomma, la banca deve avere sede in Italia o nell'UE.

Veniamo al requisito più importante, o meglio il requisito che limita la detrazione sugli interessi del mutuo solo all'acquisto dell'abitazione principale: l'immobile deve essere situato nel Comune in cui il proprietario risiede oppure nel quale trasferirà la residenza entro 12 mesi dall'acquisto, diventando sua abitazione principale. La variazione di residenza si considera avvenuta nella data in cui la dichiarazione di trasferimento viene consegnata al Comune.

Dunque per avere le detrazioni sugli interessi passivi del mutuo l'immobile deve essere la tua prima casa e abitazione principale (sono due concetti diversi, ma in questo caso devono valere entrambi. Puoi comunque adibire l'immobile a residenza principale a favore del coniuge, di un familiare a carico, di parenti fino al terzo grado e affini entro il secondo grado.

Il mancato uso dell'immobile come abitazione principale porta alla decadenza della detrazione interessi mutuo prima casa, se in seguito riadibisci l'immobile ad abitazione principale potrai usufruire nuovamente della detrazione ma solo a partire dalle rate del mutuo pagate da quel momento in poi.

Ci sono alcune eccezioni e condizioni particolari da tenere a mente:
  • per i cittadini residenti all'estero e i membri delle Forze Armate questa condizione non è obbligatoria
  • chi si è dovuto trasferire all'estero per motivi di lavoro ha comunque diritto alla detrazione anche nel momento in cui adibisce l'immobile ad abitazione principale oltre un anno a partire dall'acquisto, a patto che la casa non venga affittata
  • lo stesso dicasi per chi trasferisce la dimora presso istituti di ricovero o sanitari per motivi di salute
  • ai cittadini italiani che risiedono in uno Stato membro dell'Unione Europea spettano le detrazioni fiscali per il mutuo prima casa: l'abitazione deve essere acquistata ed adibita a prima casa nel territorio italiano
  • il termine entro cui trasferire la residenza passa da 12 a 24 mesi se l'immobile è oggetto di ristrutturazione edilizia
A proposito di ristrutturazioni, c'è anche la detrazione interessi mutuo ristrutturazione: anch'essa vale solo per l'abitazione principale (anche per altri immobili se il mutuo è stato stipulato prima del 1998) ma ha condizioni diverse dal mutuo acquisto casa e un più basso limite di spesa su cui calcolare il 19% da detrarre.

Detrazione interessi mutuo: casi particolari

Prima di spiegarti come fare il calcolo della detrazione mutuo e dove inserirla nella dichiarazione dei redditi, credo sia meglio vedere come funziona la detrazione con mutuo cointestato, che funziona diversamente se i titolari del mutuo sono coniugi oppure no, e la detrazione mutuo in caso di divorzio o separazione, che sono due casi distinti.

Detrazione interessi mutuo cointestato

Se il mutuo è cointestato tra più soggetti ogni titolare del mutuo ha diritto alla detrazione del 19% degli interessi pagati per la propria quota parte: ad esempio, se ci sono due contitolari pari quota ognuno di essi può avere la detrazione su metà della spesa in interessi (più perizia e istruttoria il primo anno del rimborso), se sono tre contitolari pari quota ognuno avrà la detrazione su un terzo della spesa ecc...

NB: si può cointestare un mutuo con quote diverse tra i contitolari.

Se l'intestatario del mutuo è unico ma vi sono più cointestatari della casa, l'unico a poter detrarre il 100% degli interessi passivi del mutuo sarà l'intestatario del mutuo.

In caso di decesso di un cointestatario del mutuo l'onere del rimborso ricade sugli eredi (se non c'è una polizza assicurativa sul mutuo in caso di decesso ovviamente), che dunque potranno portare in detrazione gli interessi per la loro quota di spesa.

Detrazione interessi mutuo cointestato tra due coniugi

In caso di mutuo cointestato tra due coniugi, se uno dei due è familiare fiscalmente a carico dell'altro allora la detrazione spetta al 100% a quest'ultimo, ovvero va indicata interamente nella sua dichiarazione dei redditi calcolandola su tutta la spesa sostenuta per interessi e spese di perizia e istruttoria.

Occorre che sia però intestatario di almeno una quota della proprietà della casa: se l'immobile è intestato al coniuge non a carico la detrazione non è possibile.

Se invece non c'è un coniuge fiscalmente a carico dell'altro, la detrazione per il mutuo cointestato spetta a entrambi al 50%.

In caso di immobile cointestato per il quale solo un coniuge paga il mutuo, oppure di unico proprietario e mutuo a carico di entrambi i coniugi, solo il coniuge che è contemporaneamente intestatario del finanziamento e proprietario dell'immobile può detrarre gli interessi passivi.

Quanto scritto vale anche per le unioni civili.

Detrazione interessi mutuo per coniugi separati o divorziati

In caso di divorzio, la detrazione fiscale spetta al coniuge titolare o contitolare del mutuo che non risiede nell'abitazione principale: la detrazione spetta solo se nella casa risiedono familiari a carico. In caso di separazione e di mutuo cointestato, la detrazione spetta interamente o in parti uguali a seconda di chi paga il finanziamento.

Dove inserire la detrazione mutuo nella dichiarazione dei redditi

Gli importi relativi agli interessi passivi del mutuo vanno inseriti nel Quadro E, rigo E7 del Modello 730, mentre nel Modello Redditi Persone Fisiche nel Quadro RP, rigo RP7.

come inserire le detrazioni per il mutuo acquisto casa nella dichiarazione dei redditi

Calcolo detrazione interessi e spese del mutuo, importo massimo

L'importo massimo inseribile in dichiarazione dei redditi è pari a 4000 euro, quindi puoi detrarre dalle tasse al massimo 760 euro, ovvero il 19% del tetto massimo di spesa.

Se il mutuo è inferiore o pari al costo dell'immobile basta calcolare il 19% degli interessi versati alla banca, invece se hai chiesto un mutuo superiore all'importo per l'acquisto della casa riportato nel rogito ti spetta una detrazione proporzionale tra i due valori e per calcolare la detrazione spettante bisogna effettuare la seguente operazione:

[(Costo acquisto immobile) per (Interessi del mutuo pagati nell'anno fiscale) diviso (Importo richiesto per il mutuo)] per 0,19

Per il primo anno di mutuo, quindi nella dichiarazione dei redditi dell'anno successivo alla sua stipula, puoi inserire le spese accessorie del mutuo e le spese notarili relative solo alla stipula del finanziamento (non quelle del rogito), ma il totale con gli interessi deve restare nel limite massimo di 4000 euro.

Sono escluse le somme versate al notaio per la stesura del contratto di compravendita e la fattura emessa dal notaio stesso per la sua prestazione professionale.
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