15 marzo 2023

Detrazioni Spese Scolastiche e Universitarie: Elenco e Calcolo

Le spese scolastiche sono detraibili: nella dichiarazione dei redditi con Modello 730 e Modello Redditi Persone Fisiche le detrazioni per spese universitarie e scolastiche sono sia per le spese sostenute dal contribuente per se stesso che per figli e familiari a carico.

Le spese scolastiche detraibili quelle per l'asilo nido, la scuola materna, la scuola primaria e secondaria (scuole elementari, medie e superiori), mentre le spese universitarie detraibili sono quelle per le tasse universitarie e corsi vari, per il master e i corsi di specializzazione, a prescindere che siano state sostenute presso istituti pubblici o privati.

Le detrazioni per spese scolastiche e universitarie NON sono sostituite dall'assegno unico figli a carico, sono disponibili a prescindere dall'età dello studente e non rileva l'Isee.


Come inserire le spese universitarie e scolastiche nel Modello 730 e Redditi Persone Fisiche

Le spese per l'istruzione universitaria nel Modello 730 si inseriscono nel Quadro E, righi da E8 a E10, indicando il codice 13; le somme versate per gli studenti fuori sede devono essere indicate con il codice 18 e si utilizzare il codice 33 per gli asili nido. Il codice 12 deve essere utilizzato per i costi sostenuti presso le scuole dell'obbligo e superiori.

Nel modello Redditi Persone Fisiche, che ha sostituito il Modello Unico a partire dal 2017, tali costi vanno indicati nel Quadro RP, nei righi da RP8 a RP13 utilizzando gli stessi codici sopra indicati per il Modello 730.

Nella dichiarazione dei redditi precompilata le spese scolastiche e universitarie detraibili sono già inserite, ma il contribuente deve comunque controllarle ed eventualmente inserire quelle non presenti per le quali spetta la detrazione ed ha i relativi documenti di pagamento (ogni spesa inserita deve comprendere ricevute e fatture di pagamento, i dati dei bonifici ecc...).

Spese scolastiche detraibili

Sugli importi versati per la frequenza di scuole materne, elementari e secondarie di primo grado e scuole secondarie di secondo grado, spetta la detrazione fiscale su un massimo di 800 euro per studente (limite alzato nel 2020 dai precedenti 546 euro l'anno).

Oltre alle tasse di iscrizione e le rette di frequenza, sono spese detraibili per la scuola anche le spese per la mensa scolastica (anche se il servizio è reso tramite Comune o da soggetti terzi), per l'assistenza al pasto pre e post scuola, per lo scuolabus, per gite scolastiche e viaggi di istruzione, corsi di lingua, teatro, ecc..., le erogazioni liberali per l'ampliamento dell’offerta formativa.

Detrazione asilo nido

La detrazione per l'asilo nido è diversa e vale per una spesa un po' più elevata, ma non è più recepibile se si usufruisce del bonus asili nido.

Infatti sulle somme versate per la frequenza e per le rette mensili degli asili nido privati e pubblici, spetta sempre la detrazione del 19% da calcolare su un massimo di 632 euro all'anno per ciascun bambino.

Detrazione affitto per studenti fuori sede

La detrazione affitto per studenti fuori sede spetta sia agli universitari sia a chi frequenta altri tipi di scuola (superiori, accademie ecc...), ovviamente anche se familiari a carico.

I canoni di locazione versati dagli studenti fuori sede, ovvero da chi frequenta una scuola o un'università distante almeno 100 km dal proprio domicilio fiscale, si possono inserire nel modello 730 o Redditi PF nel limite massimo di 2633 euro, con detrazione sempre al 19%.

Vedasi la guida specifica Detrazione affitto per studenti fuori sede.

Spese universitarie detraibili

Sulle somme versate a titolo di tasse universitarie influiscono le agevolazioni derivanti dalla certificazione ISEE e ISEEU, grazie alle quali si ottengono riduzioni sulle imposte pagate per la frequenza e l'istruzione: il modello deve essere presentato al Caf o al professionista abilitato (qualora si decida di servirsi di un consulente fiscale) in modo da individuare in quale fascia di reddito rientra il contribuente, in base al nucleo familiare.

Queste le spese universitarie detraibili al 19%:
  • tasse di immatricolazione ed iscrizione (anche per gli studenti fuori corso)
  • soprattasse per esami di profitto e laurea
  • partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea
  • frequenza dei Tirocini Formativi Attivi (TFA) per la formazione iniziale dei docenti istituiti, ai sensi del decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 249 del 10 settembre 2010
Non rientrano nella detrazione spese universitarie i contributi versati all'università pubblica per il riconoscimento del titolo di studio (laurea) conseguito all'estero, le spese per acquisto di libri scolastici, strumenti musicali, materiale di cancelleria, di trasporto, vitto.

Detraibile l'affitto di un alloggio per gli studenti fuori sede ma solo se oltre una certa distanza da casa, come specificato più sopra.

Detrazione spese universitarie istituti privati

Spetta una detrazione del 19% della somma sostenuta per l'istruzione presso le università private, telematiche e on line, spesa che però deve essere rapportata alla quella per la frequenza di corsi analoghi dell'università pubblica più vicina alla residenza del contribuente.

È quindi necessario fare riferimento alle tabelle delle tasse universitarie dell'istituto pubblico più vicino le quali sono reperibili anche su internet: sommando la prima e la seconda rata, variabili in base ai corsi di laurea, si ottiene l'importo da inserire nella dichiarazione dei redditi.

Sono soggetti alla stessa normativa gli studenti che seguono corsi o master all'estero: si può quindi inserire una somma pari alla spesa per i corsi professionali gestiti dagli istituti statali italiani.
spese universitarie detraibili università private
Questi i limiti massimi di spese universitarie detraibili su cui calcolare il 19% di detrazione per chi frequenta università non statali (importi stabiliti dal decreto MIUR del 19 dicembre 2019, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'11 febbraio 2020).
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