Il più importante di questi fattori è la diversificazione degli investimenti, perché si compra debito di paesi meno stabili di quelli UE o degli Usa, con vari livelli di rischio default (il famoso "rating") ed esposti a più rischi macroeconomici e politici.
Nel proprio portafoglio d'investimento, per quel che riguarda i bond governativi, non ci deve essere troppa concentrazione in un solo paese o in un solo Titolo perché si deve diversificare il rischio di credito e di mercato. Per impostare una strategia di investimento in obbligazioni dei Paesi Emergenti vediamo come esempi due ETF obbligazionari lanciati da UBS.
Quali sono le obbligazioni dei Paesi Emergenti e come sono distribuite
Quando si chiede quali sono i Paesi Emergenti? la risposta più comune li identifica coi BRICS, ovvero Brasile - Russia - India - Cina - Sudafrica, ma in realtà vanno considerati anche altri dell'Est Europa e del Sud America (negli ultimi anni i bond del Venezuela sono sotto osservazione per diversi motivi) e vari Stati africani e asiatici.Come è la concentrazione del mercato dei Titoli di Stato dei Paesi Emergenti? Si tratta di un settore molto concentrato, tanto che circa la metà delle obbligazioni governative dalle economie emergenti sono emesse da 7 Stati dei 61 che fanno parte dell'indice Bloomberg Barclays EM USD Sovereign Index (indice ponderato per la capitalizzazione di mercato che replica i bond governativi e di agenzie pubbliche emessi dai Paesi Emergenti: non include le obbligazioni corporate, cioè delle società private, e comprende bond investment grade, high yield e privi di rating).
Volendo investire in fondi d'investimento specializzati in Paesi Emergenti bisogna fare un'attenta selezione e preferire quelli che diversificano tra i vari Titoli per non concentrare il rischio su pochi bond. Ci sono infatti parecchi ETF in obbligazioni governative emergenti che replicano gli indici ponderati per la capitalizzazione di mercato, quindi con elevata concentrazione su pochi Titoli o anche su uno solo, aumentando così il rischio.
Esempi di diversificazione di un portafoglio in obbligazioni dei Paesi Emergenti
Anche in questo caso diversificare gli investimenti serve a ridurre i rischi e per essere sicuri gli ETF in obbligazioni governative dei Paesi Emergenti dovrebbero investire in molti Titoli, per limitare una eccessiva concentrazione su un singolo Stato (ovvero del rischio di credito e di mercato).Giusto per fare un esempio di diversificazione del portafoglio, citiamo i due ETF obbligazionari UBS che investono in Titoli di Stato dei Paesi Emergenti denominati in dollari, ETF che per evitare la concentrazione hanno come indice di riferimento il Barclays Emerging Markets USD Sovereign & Agency 3% Country Capped Bond Index, in pratica l'indice su menzionato ma con cap al 3%, ovvero che non consente di andare oltre tale soglia per singolo Paese.
La distribuzione dell'indice Barclays Emerging Markets USD Sovereign & Agency 3% Country Capped Bond Index |
Oltre al cap del 3%, la principale differenza tra i due indici riguarda lo schema di ponderazione: nell'indice Bloomberg originale l'ammontare delle singole obbligazioni dipende dalla capitalizzazione di mercato, dunque "replica" la concentrazione dello stesso, mentre nell'indice Barclays con cap al 3% usato come sottostante nei due ETF di UBS l'ammontare in circolazione fa scattare un meccanismo ponderativo.
La citazione dei due ETF in Titoli di Stato dei Paesi Emergenti emessi UBS serve da esempio per chiarire che per investire in bond dei Paesi Emergenti riducendo il rischio si deve diversificare il portafoglio con intelligenza a causa della particolare distribuzione delle emissioni e dei rischi stessi.
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