13 marzo 2023

Incentivi Fotovoltaico (Detrazione 50 e SuperBonus): Limite di Spesa, Calcolo, Adempimenti Fiscali

Quali incentivi ci sono per il fotovoltaico? Gli incentivi per fotovoltaico sono due e il principale è sicuramente la detrazione fiscale del 50%, che rientra tra le detrazioni per ristrutturazione edilizia e non nelle detrazioni per risparmio energetico, più convenienti perché al 65%. A certe condizioni è anche possibile accedere al Superbonus per l'installazione di impianti fotovoltaici (da gennaio 2023 il Superbonus 110% scende al 90%).

Gli incentivi fotovoltaico sono completati dall'Iva al 10% anziché al 22%, che scende al 4% nel caso di nuova costruzione prima casa (in tal caso però non si ha la detrazione fiscale), dalla riduzione di costi che avviene sulla bolletta elettrica e possibilità di cedere al gestore non utilizzata (scambio sul posto).

Solo per le spese sostenute nel 2022 per l'installazione di sistemi di accumulo c'è anche il bonus energia rinnovabile, la cui domanda va fatta entro il 31 marzo 2023, salvo proroghe.


Vediamo dunque come come funzionano gli incentivi per il fotovoltaico, come calcolare la detrazione e come inserirla nella dichiarazione dei redditi.

Come funzionano gli incentivi per il fotovoltaico

Si può avere l'incentivo fiscale per installazione fotovoltaico per immobile già esistente alla data della richiesta di detrazione, accatastato o con richiesta di accatastamento in corso, e in regola con il pagamento di eventuali tributi fiscali. Questo è logico in quanto la detrazione fotovoltaico rientra tra le detrazioni per ristrutturazione edilizia.

Confermato dall'Agenzia delle Entrate che la detrazione fotovoltaico per nuova costruzione non è ammessa. Anche il Superbonus per fotovoltaico non è ammesso per immobili in costruzione se da solo, sì invece se abbinato ad altri lavori (interventi trainanti) ma con regole piuttosto complicate.

L'unico incentivo fotovoltaico per immobili in costruzione è l'Iva agevolata, cioè che scende dal 10% al 4%.

Calcolo detrazione fotovoltaico

La spesa massima per l'installazione dell'impianto fotovoltaico su cui calcolare la detrazione del 50% è pari a 96.000 euro per ogni unità immobiliare, da calcolare sommando queste voci: costi d'acquisto dell'impianto e delle batterie di stoccaggio, costi di installazione, spese di progettazione e per altre prestazioni professionali, spese per la relazione di conformità, spese relative a perizie e sopralluoghi, Iva, imposta di bollo, rilascio di concessioni e autorizzazioni ai lavori.

La detrazione 50 per fotovoltaico viene restituita in 10 rate annuali nella dichiarazione dei redditi di chi effettua il pagamento. Anche i familiari conviventi possono ottenere la detrazione al 50% ma devono convivere con il proprietario dell'immobile e sostenere le spese, nonché farsi intestare bonifici e fatture. Bisogna inoltre dimostrare di essere conviventi a partire dalla data di inizio dei lavori.


Detrazione pannelli fotovoltaici nella dichiarazione dei redditi

La detrazione fotovoltaico nel 730 è inserita tra le "Spese per interventi di recupero del patrimonio Edilizio", Quadro E, sezione III A, righi E41, E42, E43.

Per chi usa il Modello Redditi, ex Modello Unico, la detrazione fotovoltaico va nel Quadro RP, righi da RP41 a RP47.

Nella dichiarazione dei redditi da compilare e consegnare nel 2023 vanno inserite le spese del 2022, quelle del 2023 andranno nella dichiarazione da presentare nel 2024 e così via.

Detrazione fotovoltaico: documenti, autorizzazioni e pagamenti

Lo sconto fiscale spetta ai contribuenti che installano il fotovoltaico e pagano i lavori tramite bonifico parlante. Nel bonifico parlante si vanno ad indicare il codice fiscale del contribuente che ha pagato i lavori, la partita Iva o il C.F. dell'azienda alla quale sono stati commissionati i lavori, ed infine il riferimento alla norma da inserire nella causale del bonifico. Oltre ai bonifici bisogna conservare le ricevute fiscali o le fatture.

Nella dichiarazione dei redditi è necessario inserire le informazioni relative all'immobile sui quali sono stati installati i pannelli fotovoltaici, reperibili sulla visura catastale o sul rogito per l'acquisto dell'immobile.

Anche per la detrazione fotovoltaico è obbligatorio inviare la comunicazione per la certificazione Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori e collaudo dell'impianto. Per il supebonus serve l'Attestato di Prestazione Energetica, come detto sopra.

Superbonus per fotovoltaico, come funziona

Rispettando precise condizioni e con limiti di spesa inferiori rispetto a quelli su indicati la detrazione fotovoltaico può essere con il Superbonus per lavori di risparmio energetico, l'incentivo fiscale introdotto nel 2020, applicato con molti cambi di direzione e modificato dai governi creando parecchia confusione su tempistiche, rimborsi e cessione del credito.

Contrariamente a quanto stabilito con la Legge di Stabilità 2022 del governo Draghi, che prevedeva il Superbonus 110% fino a tutto il 2023, il governo Meloni ha deciso che il Superbonus scenderà al 90% per le spese sostenute dal 1 gennaio 2023, mantenendo la possibilità di accesso allo sgravio fiscale anche per le singole abitazioni.

detrazioni fiscali incentivi fotovoltaico
In ogni caso i due incentivi fotovoltaico non si possono avere insieme, ovvero la detrazione per fotovoltaico e il Superbonus non sono cumulabili tra loro e ci sono sanzioni penali per chi ricorre illegittimamente al Superbonus avendo chiesto anche la detrazione 50%.

Innanzi tutto per avere il superbonus l'installazione dell'impianto fotovoltaico deve avvenire in abbinato a uno o più di questi lavori che rientrano nel Superbonus risparmio energetico (in maniera indipendente dal fotovoltaico, i calcoli vanno fatti separatamente perché sono diversi i limiti di spesa):
  • interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali (quindi non sugli infissi) che interessano l’involucro dell’edificio per oltre il 25% della superficie disperdente lorda
  • interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti in condominio con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, caldaie a condensazione, a pompa di calore, ibridi o geotermici
  • interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ibridi o geotermici
Occorre inoltre che il risultato finale sia il miglioramento dell'efficienza energetica della casa di almeno due classi energetiche, o il raggiungimento della classe più alta, da dimostrare con l'Attestato di Prestazione Energetica. Il Superbonus vale solo per lavori sull'abitazione principale, l'impianto deve essere connesso alla rete elettrica, l'eventuale energia prodotta e non consumata va ceduta al gestore della rete elettrica.

Il limite massimo di spesa per l'installazione del fotovoltaico è in questo caso 48.000 euro o 2400 euro per ogni kW di potenza nominale, che scende a 1600 euro in caso di ristrutturazione edilizia, urbanistica o nuova costruzione ai sensi del DPR 380/2001.

Il Superbonus è restituito in 5 rate annuali nella dichiarazione dei redditi di chi effettua il pagamento, a meno che non vi sia stata la cessione del credito d'imposta all'impresa, che pagherà al posto del contribuente/cliente per poi recuperare i soldi come appunto creditore d'imposta. La cessione del credito non è più ammessa dal 2023.
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