09 gennaio 2023

Bonus Rubinetti 2023 per Risparmio Idrico

Il bonus risparmio idrico ha lo scopo di incentivare il risparmio di acqua, agevolando con 1000 euro i lavori per sostituire rubinetti, soffioni, sanitari, docce ecc... con modelli più efficienti che garantiscano consumi e sprechi inferiori. Per ora questo bonus rubinetti e sanitari, bonus doccia o bonus bagno, come è stato subito rinominato, risulta disponibile fino al 31 dicembre 2023 (proroga nella Legge di Bilancio 2022).

Comunemente il termine bonus idrico viene usato per indicare tre diverse agevolazioni: questo bonus risparmio idrico (il termine usato sul sito dell'Agenzia delle Entrate) che possiamo chiamare anche bonus rubinetto, bonus doccia o bonus sanitari per evitare fraintendimenti, poi c'è il bonus sociale acqua che è un aiuto alle famiglie per pagare la bolletta, e il bonus acqua potabile, un incentivo fiscale per l’acquisto di depuratori per rubinetti, sistemi di filtraggio e mineralizzazione.

Requisiti per bonus rubinetti e sanitari

Non c'è alcun requisito di reddito, dunque non serve presentare la dichiarazione Isee o altri documenti relativi al proprio patrimonio.


Si può domandare il bonus per risparmio idrico una volta per ogni immobile, che deve essere già esistente. In altre parole il bonus non può essere domandato se si sta costruendo la casa, ma solo se è già costruita e si effettuano appositi lavori per sostituire rubinetti e sanitari o comunque in ambito di ristrutturazione edilizia.

Possono domandare il bonus sia i proprietari dell’immobile che gli affittuari e i comodatari, se pagano loro i lavori e con dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario/comproprietario dell'immobile della volontà di far domanda di bonus idrico, che dovrà essere compilata anche con i dati del proprietario.

Bonus rubinetti e doccia: impianti e lavori ammessi

Questo bonus idrico serve a incentivare i seguenti interventi per ridurre i consumi domestici di acqua:
    bonus rubinetti e sanitari
  • fornitura e posa di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico non superiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico
  • fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata massima di 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua massima di 9 litri al minuto
Rientrano nel bonus anche le spese per smontaggio e smaltimento dei vecchi impianti, e tutti i lavori murari e idraulici necessari per il cambio. Le spese per acquisto e installazione devono essere state effettuate con metodi tracciabili (bonifico, carta di credito, assegno…) e fatturati nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023: l'originale scadenza del bonus idrico era il 2021, ma nella Legge di Bilancio 2022 è stato introdotto il prolungamento di due anni.

Domanda di bonus rubinetti

Si dovrà accedere alla "Piattaforma bonus idrico" sul sito del Ministero della Transizione Ecologica utilizzando le proprie credenziali SPID oppure la carta d'identità elettronica.

Gli interessati devono fare richiesta il prima possibile perché si va a esaurimento fondi: fino al 30 giugno 2022 si è potuto fare domanda di bonus risparmio idrico per le spese sostenute nel 2021, per quelle sostenute nel 2022 si dovrà attendere il 2023 o comunque informarsi periodicamente sulla piattaforma.

Oltre a fornire l'Iban di un conto corrente o di una carta-conto su cui ricevere i 1000 euro del bonus (non sono ammessi altri metodi di pagamento), si dovranno fornire i seguenti documenti:
  • dati catastali dell’immobile
  • copia della fattura d’acquisto e dei lavori eseguiti
  • quantità dei beni e specifiche della posa in opera
  • specifiche tecniche per ogni rubinetto e sanitario sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua
  • specifiche della portata massima d’acqua espressa in litri al minuto del prodotto acquistato
  • in caso di comproprietà, di locazione, usufrutto o altri diritti di godimento, se la domanda di bonus idrico è fatta da un comproprietario o dall'inquilino o dal titolare del diritto di godimento, serve anche la dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario / comproprietario dell'immobile
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