26 giugno 2023

Contratto d'Affitto a Canone Libero o Concordato: Documenti, Spese e Diritti dell'Inquilino

Con un contratto di locazione, ovvero un affitto ad uso abitativo, il locatario (o conduttore) cede al locatore (inquilino) un immobile a tempo determinato, in cambio di un corrispettivo in denaro detto canone di affitto.

Per affittare casa ci sono diverse tipologie di contratto d'affitto: affitto a canone libero, affitto a canone concordato, affitto a canone assistito, affitto temporaneo (cioè ad uso transitorio), affitto breve, di cui descrivo le principali caratteristiche in questa guida, dove indico anche i documenti necessari ed i diritti degli inquilini in affitto.

In fondo all'articolo anche alcune guide utili per inquilini e proprietari e alcuni consigli per affittare casa.


Contratti di affitto in Italia

La legge regolamenta tutti i contratti di locazione ad uso abitativo, tra i quali troviamo il contratto di affitto a canone concordato, a canone libero, a canone assistito e ad uso transitorio:
  • il contratto di affitto a canone concordato è regolato dalla legge 431/1998 e deve essere stipulato in presenza di enti site nello stesso comune dove si trova l'immobile; durata di 3+2 anni (rinnovo a diritto del conduttore), se inferiore la clausola non è valida e si porta comunque alla durata prevista, possibile la durata superiore
  • il contratto di affitto a canone libero è anch'esso sottoposto alla legge 431/1998 e disciplina la libera contrattazione fra locatore e locatario, durata 4+4 anni
  • il contratto di affitto a canone assistito consente a locatore e conduttore di determinare in libertà il contenuto del contratto, ma allo stesso tempo ne fissa il canone e la durata
  • l'affitto transitorio consente di locare un immobile, per finalità non turistiche, lasciando libera scelta a locatore e affittuario sul corrispettivo, ma vincolando in termini di durata minima e massima (un mese - 18 mesi) le parti può essere utilizzato solo in caso di specifiche necessità
  • l'affitto breve o turistico è una particolare tipologia di locazione, con durata non superiore ai 30 giorni
Ti rimando alle appposite guide sull'affitto transitorio o temporaneo e sull'affitto breve o turistico perché hanno alcune caratteristiche peculiari (dalla registrazione alle tasse da pagare, ma anche altro), quanto riporto da ora in poi vale in senso generale per tutti i tipi di contratto di affitto ma in particolare per l'affitto a canone libero o concordato, i più comuni per la locazione abitativa.

Diritti degli inquilini in affitto

Quando un inquilino prende in affitto una casa ha diritto a un contratto di locazione in forma scritta e registrato all'Ufficio del Registro territoriale, firmato dal proprietario: se anche uno di questi requisiti non viene soddisfatto il contratto di locazione è da considerarsi nullo.

Le spese per la tassa di registro annuale e per la registrazione del contratto di affitto sono di regola divise fra locatore e locatario.

Importantissimo avere chiaro cosa deve pagare il proprietario e cosa l'inquilino per la manutenzione degli impianti, per il rifacimento di tetto, facciate, parti comuni, per le pulizie e il portiere... qui trovate l'elenco delle spese a carico dell'inquilino e del proprietario.

Documenti per il contratto d'affitto che l'inquilino deve richiedere

Dopo aver stipulato un contratto di locazione, il conduttore (inquilino) deve esigere una copia del contratto di affitto e del verbale di consegna, copie che vengono rilasciate dai professionisti incaricati alla stipula. Da anni è obbligatorio l'Attestato di Prestazione Energetica per affittare un immobile: l'Ape deve sempre essere consegnato al locatore.

Consigliato anche richiedere la documentazione riguardante le utenze dell'abitazione presa in affitto quali gas, luce, acqua e spese condominiali (se l'immobile è un appartamento), documenti che risultano utili per controllare se i pagamenti, avvenuti prima della stipula del contratto di locazione, sono stati regolarmente versati.



Consigli per affittare casa rivolti all'inquilino

Il contratto di locazione deve essere redatto da un professionista, sia esso un mediatore (notaio) o un'agenzia immobiliare, ma ci si può rivolgere anche agli uffici del Sindacato Inquilini Casa e Territorio (SICET).

Altro consiglio per l'inquilino è di tenere tutta la documentazione riguardante le spese per caparre o anticipi: questi costi devono essere giustificati da regolari ricevute.

Il conduttore deve tenere presente che per concludere il contratto di affitto il deposito cauzionale non è obbligatorio e, se versato, l'importo non deve superare le tre mensilità di affitto.

Inoltre la cauzione viene restituita al termine del contratto di affitto maggiorata da interessi maturati sulla somma versata, ma al momento della riconsegna lo stato dell'immobile deve essere verificato dal locatore: l'inquilino dovrà mantenere in buono stato l'abitazione secondo quanto viene indicato nel verbale di consegna e rispettare le clausole del contratto di affitto riguardanti le modifiche apportabili allo stabile.
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