29 maggio 2023

Casa in Comodato d'Uso Gratuito: Registrazione Contratto e Sconto IMU

La riduzione dell'IMU sulla seconda casa se l'immobile è dato in comodato d'uso gratuito abitativo a figli o genitori è valida anche nel 2023. Sono però necessari alcuni adempimenti burocratici per potervi accedere, tra cui la registrazione del contratto di comodato d'uso.

In poche parole puoi avere la riduzione del 50% per l'Imu sulla seconda casa data in comodato d'uso gratuito a genitori o figli (parenti in linea retta entro il primo grado, dunque esclusi fratelli, nipoti, nonni) solo se il contratto di comodato d'uso è registrato (entro il 1 marzo per il primo anno di comodato) e se la casa abitazione principale per le persone a cui la dai in comodato d'uso gratuito.

Ovviamente ci sono parecchi altri vincoli da rispettare, come ad esempio che l'immobile non sia di lusso o di pregio, che spiego in questa guida aggiornata per il pagamento IMU 2023.


Come registrare il contratto di comodato d'uso gratuito della casa

Per prima cosa ecco come si fa la registrazione del contratto di comodato d'uso di un immobile ad uso abitativo, per il quale è necessario seguire il seguente procedimento:
  1. versare in banca l'imposta di registro di 200 euro tramite il modello F23
  2. acquistare marche da bollo da 16 euro da applicare sulle copie dei documenti da registrare: serve una marca da bollo per ogni foglio composto da quattro facciate scritte
  3. presentarsi allo sportello dell'Agenzia delle Entrate con due copie del contratto sottoscritte e in originale
  4. compilare il modello 69 relativo alla domanda di registrazione del contratto: il modello può essere richiesto e compilato direttamente nell'ufficio delle Entrate
Allo sportello dell'Agenzia delle Entrate può presentarsi anche un delegato delle parti: in questo caso è necessario consegnare al funzionario delle Entrate la fotocopia dei documenti di identità del comodante e del comodatario.

Per quel che riguarda la durata del comodato d'uso, sappi che il contratto comodato d'uso gratuito di un immobile può essere a tempo determinato, quindi avere una scadenza prefissata, oppure essere a tempo indeterminato: in ogni caso, per avere lo sconto IMU va registrato entro 20 giorni dalla sottoscrizione ed entro il 1 marzo del primo anno in cui è valido.

Riduzione IMU per casa in comodato d'uso a figli e genitori: condizioni per averla

L'esenzione spetta per una sola casa e il proprietario ottiene lo sgravio fiscale se possiede un secondo immobile adibito ad abitazione principale nello stesso Comune: in altre parole l'immobile in cui si abita e quello concesso in comodato d'uso gratuito devono essere nella stessa città. Inoltre vale solo per comodato d'uso gratuito ai parenti in linea retta entro il primo grado.

Quindi lo sconto IMU per casa in comodato gratuito a figli e genitori c'è solo se l'immobile si trova nello stesso Comune nel quale si ha la residenza, che il comodante (cioè tu che dai l'immobile in comodato) non abbia in Italia altri immobili ad uso abitativo e risieda e dimori abitualmente nello stesso Comune dove è ubicato l'immobile dato in comodato.

Inoltre, per usufruire dello sconto del 50% sull'IMU è necessario inoltre che i familiari trasferiscano residenza anagrafica e dimora nella casa in comodato. In pratica si ottiene lo sconto IMU sulla casa data in comodato d'uso gratuito al figlio o al genitore a patto che sia adibita ad abitazione principale.

L'immobile dato in comodato d'uso gratuito non deve essere nelle categorie catastali A1, A8, A9.

Il contratto di comodato d'uso gratuito è valido anche in forma verbale, ma per gli immobile e dunque per lo sconto IMU il contratto di comodato deve essere in forma scritta e registrato presso un qualsiasi sportello dell'Agenzia delle Entrate, non è quindi necessario recarsi presso l'ufficio nel quale è ubicato l'immobile.

Più precisamente, la registrazione del contratto di comodato d'uso gratuito di un immobile va fatta entro 20 giorni dalla sottoscrizione e, per avere lo sconto IMU, entro il 1 marzo dell'anno per il quale si vuole la riduzione dell'imposta.

La sentenza 37346/2022 della Corte Suprema di Cassazione esclude la possibilità di comodato d'uso gratuito tra parenti di primo grado, e dunque di sconto IMU, se uno dei comproprietari non è residente: quindi il comproprietario non residente è tenuto al pagamento dell'IMU senza riduzione dell'imponibile e con l'applicazione dell'aliquota ordinaria.
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