10 gennaio 2023

Assegno Unico Figli a Carico 2023: Come Funziona, Requisiti e Importi

L'assegno unico universale per figli a carico è il sostegno per famiglie con figli che sostituisce vari "bonus bebé" e l'assegno di maternità, prendendo anche il posto dell'assegno al nucleo familiare e delle detrazioni per figli a carico fino ai 21 anni di età. L'assegno universale per figli disabili non pone limiti di età e ci sono delle maggiorazioni sull'importo, come per le famiglie numerose e le madri con meno di 21 anni.

Novità assegno unico 2023: con la Legge di Stabilità 2023 il governo ha aumentato del 50% l'importo dell'assegno unico per figli a carico fino all'età di un anno, fino all'età di tre anni per la famiglie con almeno tre figli e Isee fino a 40mila euro, e ha introdotto una maggiorazione del 50% per dell'assegno per famiglie con quattro o più figli a carico (di qualsiasi età fino a 21 anni).

Chi può richiedere l'assegno unico figli a carico

Hanno diritto all'assegno universale i cittadini italiani, dell'Unione Europea, extracomunitari con permesso di soggiorno da almeno 6 mesi. Occorre in ogni caso avere residenza in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, oppure avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di almeno 6 mesi, pagare l'imposta sui redditi in Italia.


Chi non lavora può richiedere l'assegno unico? Sì, possono avere l'assegno universale anche i disoccupati perché, a differenza dell'assegno al nucleo familiare, che è solo per lavoratori dipendenti, l'assegno unico figli a carico non dipende dalla posizione lavorativa ed è diritto di chiunque abbia figli, che sia lavoratore dipendente o autonomo o senza lavoro.

Aiuti ai genitori sostituiti dall'assegno unico figli a carico

Dal 1 gennaio 2022 l'assegno unico ha sostituito una serie di aiuti alle famiglie con figli: il premio alla nascita o Bonus Mamma Domani, l’assegno di natalità o Bonus Bebè, il bonus tre figli, l'assegno al nucleo familiare (solo per figli, non per altri parenti a carico).

Restano il bonus asilo nido e gli aiuti ai genitori erogati dagli enti locali, come l'assegno familiare del Comune per famiglie con almeno 3 figli minori a carico.

Scompare anche l'assegno di maternità Inps ma resta disponibile l'assegno di maternità del Comune di residenza.

Chi prende il Reddito di Cittadinanza, se ha figli a carico può fare richiesta di assegno universale: ne riceverà l'importo direttamente sulla carta del RdC.

Assegno unico e detrazioni figli a carico

Su questo tema c'è stata parecchia confusione comunicativa, ma la questione è semplice: le detrazioni per figli a carico sono sostituite dall'assegno unico figli a carico fino ai 21 anni, per chi ha figli a carico con più di 21 anni rimangono le consuete agevolazioni fiscali in dichiarazione dei redditi, in busta paga o sulla pensione.

Dunque quando i figli a carico compiono 21 anni l'assegno universale cessa e si usufruisce delle normali detrazioni.

Importante sottolineare che l'assegno unico non sostituisce le detrazioni per spese scolastiche, le detrazioni per spese sportive e le detrazioni per spese sanitarie per figli a carico, che restano indipendentemente dalla percezione o meno dell'assegno.

Assegno unico figli a carico maggiorenni

Per avere l'assegno universale per figli a carico maggiorenni, ma sempre con limite massimo di 21 anni, occorre che sia rispettata almeno una delle seguenti condizioni: frequenza di un corso di formazione scolastica, professionale o di laurea - svolgimento di un tirocinio o di un'attività lavorativa con reddito complessivo inferiore a 8000 euro annui - registrazione come disoccupato in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego - svolgimento del servizio civile universale.

Assegno unico figli a carico disabili

In caso di figli con disabilità l'assegno unico è erogato anche dopo i 21 anni ed è concesso senza ulteriori condizioni da rispettare, che siano di reddito o di occupazione lavorativa o altro.

Serve l'Isee per l'assegno unico?

L'assegno unico figli a carico è detto anche assegno universale proprio perché è un sostegno di carattere universalistico, cioè destinato a tutti i cittadini con figli. Quindi no, non serve l'Isee per l'assegno unico, si può fare domanda senza presentare la certificazione del reddito.

Attenzione: senza Isee si ha l'importo minimo dell'assegno unico, invece con l'Isee si ha l'assegno unico con l'importo in base al reddito.

Chi, entro il 1 marzo 2023, avrà già presentato la dichiarazione Isee aggiornata avrà l'assegno unico compreso della maggiorazione 2023, chi non lo avesse fatto dalla mensilità di marzo avrà l'assegno unico con mporto minimo e avrà gli arretrati presentando l'Isee entro il 30 giugno.

Importo assegno unico e maggiorazioni

Il minimo importo dell'assegno unico figli a carico è 50 euro al mese per ogni figlio che dà diritto alla misura, somma che viene erogata quando si fa domanda senza presentare la certificazione Isee o se si ha un reddito superiore a 40.000 euro. Invece il massimo importo dell'assegno universale è 175 euro al mese per ogni figlio quando il reddito Isee è pari o inferiore a 15.000 euro.

Dal 1 gennaio 2023 gli importi dell'assegno universale sono aumentati del 50% fino al compimento del primo anno di età, o fino al compimento dei tre anni se si hanno almeno tre figli e un Isee fino a 40.000 euro.

Ci sono maggiorazioni sull'assegno unico per le famiglie numerose con più di tre figli (tra i 15 e gli 85 euro a figlio in base all'Isee), mentre per le famiglie con quattro o più figli ci sono 150 euro in più al mese, somma forfettaria (nel 2022 erano 100 euro).

Prevista anche una maggiorazione dell'assegno unico per madri con meno di 21 anni.

Maggiorazioni all'importo dell'assegno unico per figli disabili: per ogni figlio minorenne 105 euro al mese se non autosufficiente, 95 euro al mese se con disabilità grave, 85 euro al mese se con disabilità media, per ogni figlio tra 18 e 21 anni 80 euro al mese a prescindere dal grado di invalidità, per ogni figlio con più di 21 anni da 25 a 85 euro in base all'Isee.
assegno unico universale figli a carico

Quando fare domanda di assegno unico figli a carico

Si può fare richiesta di assegno universale dopo la nascita, perché serve il codice fiscale del minore a carico. Bisogna fare domanda di assegno universale ogni anno.

Siccome l'assegno unico sostituisce l'assegno di maternità Inps, decorre dal settimo mese di gravidanza: col primo pagamento sono pagati anche gli arretrati dei mesi precedenti.

Come fare domanda di assegno unico, documenti e dati necessari

La domanda di assegno unico figli a carico può essere fatta da un genitore o da un tutore e si presenta online sul sito Inps, accedendo con le proprie credenziali SPID oppure con carta d'identità elettronica o carta nazionale dei servizi (tessera sanitaria). Altrimenti si può richiedere tramite, Caf o patronato, oppure rivolgendosi al contact center Inps (803 164 da telefono fisso, 06 164 164 da cellulare)

La domanda di assegno universale può essere fatta dal figlio maggiorenne.

Dati e documenti per domanda di assegno unico: codice fiscale del figlio e documenti attestanti eventuale disabilità, codice fiscale dell'altro genitore se presente, dati per il pagamento (Iban di carta-conto o conto corrente, o dati per bonifico domiciliato), dichiarazioni di responsabilità e assenso al trattamento dati.

Pagamento assegno unico figli a carico

Finché il figlio a carico è minorenne l'assegno universale viene pagato su conto corrente bancario o postale, bonifico domiciliato presso sportello postale, libretto postale, carta prepagata con Iban intestati al genitore richiedente, o all'altro genitore se è stata scelta la ripartizione dell’importo.

Quando il figlio diventa maggiorenne l'assegno unico è pagato su un metodo di pagamento a lui intestato o cointestato.

Se c'è un tutore al posto dei genitori, i metodi di pagamento sopra elencati possono essere intestati al tutore stesso o al tutelato.
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