01 gennaio 2023

Pensione Invalidità: Importo Inabilità Civile 2023 e Limiti di Reddito, Compatibilità con Altre Pensioni e Lavoro

I termini pensione di invalidità civile e pensione di inabilità civile indicano la stessa prestazione, diritto degli invalidi civili (gli inabili al lavoro) con età tra 18 e 67 anni: al compimento dell'età massima la pensione d'invalidità diventa assegno sociale INPS (ex pensione sociale). La pensione di invalidità è un sostegno al reddito di carattere assistenziale e non dipende da un requisito contributivo, i soli requisiti per la pensione di invalidità sono fisici e di reddito.

Anche l'importo della pensione d'invalidità è rivalutato ogni anno in base al tasso di inflazione, come per gli altri trattamenti pensionistici: per il 2023 l'aumento è del 7,30% rispetto all'anno passato.

Differenze tra pensione di invalidità (inabilità) e assegno di invalidità

Come prima cosa bisogna chiarire quali tipologie di "pensioni di invalidità" ci sono in Italia, per evitare confusione sui requisiti richiesti e le prestazioni offerte.


Come detto pensione di invalidità civile e pensione di inabilità civile sono sinonimi e indicano una prestazione a carattere assistenziale che non richiede alcun requisito contributivo per essere erogata, ma solo requisiti reddituali e fisici: occorre una invalidità del 100%, ovvero una totale inabilità al lavoro.

Per chi ha un grado di invalidità tra il 74% e il 99% c'è l'assegno mensile di invalidità, anch'esso prestazione assistenziale che non richiede contributi versati e che viene erogato a mutilati e invalidi civili tra 18 e 67 anni, diventando dopo tale età assegno sociale INPS.

Invece l'assegno ordinario di invalidità e la pensione di inabilità previdenziale sono prestazioni previdenziali che vengono erogate in presenza di contributi da lavoro versati prima dell'evento che causa l'invalidità. La pensione di inabilità previdenziale viene rilasciata col 100% di invalidità e dunque totale impossibilità di lavorare, invece per l'assegno ordinario di invalidità serve una invalidità di almeno i 2/3, prevedendo quindi l'eventuale compatibilità con una prestazione lavorativa. Si tratta di cose ben diverse dalla pensione di vecchiaia anticipata per lavoratori invalidi.

Chi può avere l'invalidità civile

Secondo la Legge 118/1971 la pensione di invalidità può essere domandata dai cittadini italiani residenti in Italia e da quelli stranieri, sempre residenti in Italia (cfr la sentenza 187/2010 Corte Cost.) che siano stati accertati totalmente inabili al lavoro da apposita commissione medica.

Come già detto, quando il titolare di pensione di invalidità civile raggiunge l'età per la pensione di vecchiaia allora la pensione d'invalidità diventa assegno sociale INPS (ex pensione sociale).

Requisiti per la pensione di invalidità

Si tratta, come già detto, di un sostegno al reddito, quindi tra i requisiti per la pensione di inabilità civile non è prevista una soglia minima necessaria di contributi previdenziali, a differenza dell'assegno di invalidità. Gli unici requisiti sono sul grado di invalidità e di reddito.

Pensione di invalidità civile: requisiti fisici

Occorre che ci sia una totale inabilità al lavoro, ovvero l'invalidità deve essere del 100%. Ogni hanno il titolare di pensione di inabilità deve fare la visita di revisione invalidità civile.

Pensione di inabilità civile: requisiti di reddito

Innanzitutto va precisato che, dopo anni di incertezza e di diverse interpretazioni tra INPS e giurisprudenza, il decreto legge 76/2013 stabilisce che
il limite di reddito per il diritto alla pensione di inabilità in favore dei mutilati ed invalidi civili deve essere determinato con riferimento al reddito agli effetti dell'Irpef con esclusione del reddito percepito da altri componenti del nucleo familiare di cui soggetto interessato fa parte. Tale disposizione è stata ritenuta applicabile anche alle domande amministrative presentate prima della data di entrata in vigore della suddetta modifica, il 28 giugno 2013, ed a tutte le domande giudiziarie non ancora definite.
Per il 2023 il limite di reddito annuo per avere la pensione di invalidità civile è pari a 17.920 euro per gli invalidi totali, i ciechi e i sordomuti. Si veda più sotto per l'aumento dell'importo della pensione di invalidità per chi ha un reddito più basso.

Domanda di pensione di invalidità civile

La domanda di invalidità civile, cecità, sordomutismo, accompagnamento ed handicap, può essere fatta solamente via internet: prima si va da un medico certificatore, che può essere quello curante, dal quale si ottiene copia del certificato di infermità che lo stesso invia all'Inps online.

Quando si ha il certificato, si hanno 30 giorni di tempo per chiedere la visita all'ASL, che si chiede quando si fa domanda di invalidità all'INPS, sempre in via telematica:
  • si può presentare la richiesta in autonomia, dopo aver ottenuto le credenziali SPID per servizi online della Pubblica Amministrazione (il PIN dispositivo INPS per operazioni online è valido ancora solo per alcuni soggetti)
  • ci si può far affiancare nella presentazione della domanda on line da enti come associazioni di categoria, patronati sindacali, CAAF, altre organizzazioni associative
Si compila il modulo con i propri dati ed il numero che trovate sul certificato datovi dal medico; potete quindi scegliere la data per la visita alla ASL o accettare quella che vi viene proposta, ma in ogni caso questa, che è una prima visita, si deve fissare
  • 30 giorni dalla data di presentazione della domanda per l’effettuazione delle visite ordinarie
  • 15 giorni dalla data di presentazione della domanda in caso di patologia oncologica ai sensi dell’art. 6 Legge 80/06 o per le patologia ricomprese nel decreto 2 agosto 2007
Quindi muovetevi per tempo.

Pensione di invalidità: importo e maggiorazione

Siccome la pensione di invalidità è soggetta a perequazione, l'importo ogni anno è aggiornato in base al tasso di inflazione: l'importo della pensione di invalidità civile 2023 è 313,89 euro al mese per 13 mensilità, in aumento rispetto ai 291,69 euro del 2022. Da precisare che negli ultimi tre mesi dell'anno c'era stato un anticipo dell'aumento previsto per il 2023, che aveva portato l'importo della pensione di invalidità civile a 298 euro.

Stesso importo per la pensione per i ciechi civili parziali e ciechi assoluti ricoverati, l'assegno mensile invalidi civili parziali, invece la pensione per ciechi civili assoluti passa da 315,45 euro a 339,46 euro al mese per 13 mensilità.

L'importo dell'indennità di accompagnamento 2023 aumenta a 563,50 euro dai precedenti 525,17 euro per gli invalidi totali, mentre per i ciechi assoluti aumenta a 959,21 euro dai precedenti 946,80 euro.

NB- La pensione di invalidità non dà diritto alla quattordicesima mensilità INPS.

Maggiorazione sociale per la pensione di invalidità

Per chi ha un reddito personale non oltre 9.102,34 euro e, se coniugato (non effettivamente e legalmente separato), un reddito cumulato con quello del coniuge di importo annuo non superiore a 15.644,85 euro (valori per il 2023, in aumento rispetto ai precedenti 8.603,66 e 14.701,05 euro dell'anno precedente), c'è una maggiorazione dell'importo della pensione di invalidità di 386,27 euro al mese su tutte e 13 le mensilità.

Come spiegato dall'Inps con la circolare numero 107/2020, dal 20 luglio 2020, grazie all'articolo 15 del DL 104/2020 ("Decreto Agosto") che recepisce la sentenza numero 152 della Corte Costituzionale, tale aumento spetta anche agli invalidi civili totali, ciechi assoluti e sordomuti titolari di pensione di inabilità con età tra 18 e 60 anni, non più solo a quelli con età superiore a 60 anni.

L'aumento è valido dal 1 agosto 2020, è retroattivo e scatta d'ufficio per gli aventi diritto, per i soli titolari di pensione di inabilità previdenziale di cui alla legge 222/1984 l'aumento viene riconosciuto previa domanda dell'interessato e l'integrazione decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Per chi ha almeno 65 anni c'è un'ulteriore maggiorazione della pensione di invalidità di 10,33 euro al mese se si rispettano questi limiti di reddito:
  • non ha redditi propri di importo pari o superiore all'importo annuale dell'assegno sociale più la maggiorazione di 10,33 euro al mese per 13 mensilità, ovvero 6.676,80 euro annui (valori 2023, in aumento rispetto al precedente 6.213,74 euro)
  • se coniugato, oltre ai precedenti limiti non deve avere redditi cumulati con quelli del coniuge per un importo pari o superiore al limite dato dalla somma dell'ammontare annuo dell'assegno sociale, comprensivo della maggiorazione di 10,33 euro, e dell'ammontare annuo della pensione minima INPS, ovvero un totale di 14.005,42 euro (valori 2023, in aumento rispetto al precedente 13.023,53 euro)

Compatibilità della pensione d'invalidità civile con altre pensioni e sostegni al reddito

  • la pensione d'invalidità civile è compatibile con la pensione di invalidità previdenziale e con l'assegno ordinario di invalidità (in quanto prestazioni previdenziali e non assistenziali), con l'indennità di accompagnamento; viene inoltre erogata anche se l'avente diritto è ricoverato in un istituto pubblico che provvede al suo sostentamento (art. 12 legge 412/1991 e art 14-septies legge 33/1980)
  • la pensione d'invalidità civile NON è compatibile con altre prestazioni assistenziali, come la pensione per cecità civile e sordomutismo, a meno che la pensione d'invalidità civile sia dovuta per causa di guerra o infortunio sul lavoro o servizio

Compatibilità pensione di invalidità civile e lavoro

Come detto sopra si può lavorare e prendere la pensione di invalidità civile, come stabilisce la circolare 5/1988 del Ministero del Lavoro: è si vero che è necessaria una totale inabilità al lavoro per prendere questo sussidio, ma non si esclude che "possono permanere in capo all'invalido effettive capacità residue lavorative, che possono essere anche consistenti relativamente ad attività in cui la minorazione incide in misura modesta". Ovviamente però da tale attività lavorativa non può derivare un reddito superiore a quello limite per ricevere la pensione d'invalidità.
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