20 febbraio 2023

Imposta di Bollo Conti Corrente e Deposito, Libretto di Risparmio, Investimenti

L'imposta di bollo, o meglio il bollo sulle comunicazioni finanziarie, è la tassa da pagare per ogni conto corrente o libretto postale, oppure per ogni investimento come un conto deposito, un buono fruttifero postale, polizze di investimento, depositi titoli, bond, sicav. Però si paga diversamente in base al prodotto: vediamo tutti i dettagli in questa guida aggiornata per il 2023 (non ci sono cambiamenti dal 2014).

Imposta di bollo conto corrente e libretto di risparmio

Il bollo sul conto corrente e l'imposta sul libretto di risparmio è in misura fissa a 34,20 euro all'anno per le persone fisiche, per altri soggetti a 100 euro. Sotto i 5000 euro di giacenza media non si paga l'imposta di bollo.

NB: l'imposta di bollo sul libretto postale e sul libretto bancario sono uguali sia nell'importo che nel calcolo della giacenza media, stessa cosa per l'imposta di bollo sul conto corrente postale e sul conto corrente bancario. Importante però sapere che un conto BancoPosta e un conto in banca non si sommano, come non si sommano un libretto postale e un libretto bancario.


Infatti per il calcolo della giacenza media di conto e libretto che porta al pagamento dell'imposta di bollo, si sommano conti e libretti che si hanno con lo stesso istituto: per esempio se si ha un conto da 2600 euro di giacenza media ed un libretto da 2500 euro presso la stessa banca, allora si paga l’imposta di bollo perché il totale è appunto 5100 euro: in questo caso si paga un'imposta per ognuno dei prodotti, anche se singolarmente sono sotto i 5000 euro.

Un conto corrente di Tizio nella banca 1 e un conto di Tizio nella banca 2 non si sommano perché presso istituti diversi, dunque la giacenza va considerata per ognuno dei due. Sono da calcolare separatamente anche il libretto di risparmio postale e quello bancario.

Fondamentale evidenziare che si sommano conti e libretti con stessa intestazione: un conto intestato a Tizio e uno cointestato a Tizio e Sempronio non si sommano, anche se nella stessa banca, perché con diversa intestazione. Leggete più sotto le "importanti specificazioni" per chiarire ogni dubbio sulla normativa, apparentemente complessa ma in realtà abbastanza semplice.

Qui l'elenco delle banche che pagano l'imposta di bollo per il cliente per il conto corrente e il conto deposito.

Imposta di bollo BancoPosta e libretti postali

Va evidenziato che se le banche offrono conti correnti e libretti di risparmio bancario, le Poste solo i conti correnti postali (conto Bancoposta): i libretti postali sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, dunque non si sommano col conto corrente postale.

Non esiste una specifica imposta di bollo Bancoposta, come alcuni utenti ci chiedono nei commenti: bisogna verificare per ogni singolo prodotto.

Inoltre l'imposta di bollo del libretto Smart è uguale all'imposta di bollo del libretto postale ordinario, poi sugli interessi del libretto Smart si paga la tassazione sulle rendite finanziarie, come per i rendimenti di ogni investimento.

Infine, sull'offerta SuperSmart l'imposta di bollo funziona come quella dei conti deposito e sui rendimenti si paga la tassazione sulle rendite finanziarie. L'imposta di bollo del libretto postale Smart e dell'Offerta SuperSmart si calcolano separatamente.

Imposta di bollo conto deposito

La Legge di Stabilità 2014 ha portato il bollo sul conto deposito dallo 0,15% allo 0,2% delle somme depositate, senza alcuna soglia minima di esenzione. Poi sugli interessi del conto deposito si paga la tassazione sulle rendite finanziarie.

Imposta di bollo investimenti

Stesso discorso per i fondi d'investimento, le polizze di investimento, deposito titoli ecc...: si paga lo 0,2% delle somme investite, senza soglie minime di esenzione.

Imposta di bollo buoni fruttiferi postali

Anche per i buoni postali l'imposta di bollo è dello 0,2% ma in questo caso per un totale di BFP sotto i 5000 euro non si paga. Il massimo di imposta di bollo da pagare per soggetti diversi dalle persone fisiche è fissato a 14.000 euro.

Siccome i buoni postali sono emessi da Cassa Depositi e Prestiti non si sommano con il conto BancoPosta, emesso da Poste Italiane, ma nemmeno coi libretti di risparmio postali perché, anche se emessi da CDP, sono assoggettati a una diversa imposta di bollo. Si sommano però al vincolo di deposito Supersmart (accantonamento su libretto Smart) perché entrambi con imposta di bollo dello 0,2%.


Imposta di bollo conto corrente, conto deposito, libretto postale, buoni fruttiferi postali: importanti chiarimenti

Questi punti sono molto importanti per una corretta comprensione della normativa, sono stati redatti in base alle domande che più frequentemente i lettori hanno posto nei commenti:
  • il calcolo della giacenza media si fa in base al periodo di rendicontazione del conto o del libretto, effettuato in occasione di ogni estratto o rendiconto e riferito al periodo rendicontato: nel caso la somma sia superiore a 5000 euro allora si applica l'imposta di bollo su ogni prodotto; se la rendicontazione avviene con cadenza inferiore all'anno, ad esempio se è quadrimestrale, allora si applica un'imposta di bollo rapportata a tale periodo (dunque se quadrimestrale, si applica un'imposta di bollo di un terzo: 34,20 euro / 3 = 11,40 euro)
  • se la somma delle giacenze medie supera 5000 euro si paga l'imposta di bollo per ogni conto e libretto, anche se sotto 5000 euro: ad esempio con un conto corrente da 6000 euro e un libretto da 1000 euro presso la stessa banca o presso le Poste si pagano due imposte di bollo, come anche nel caso di 2000,01 + 3000 euro o di 4999,01 e 1 euro ecc...
  • per il calcolo della giacenza media i sommano solo i rapporti (i prodotti) nello stesso istituto ma non quelli tra diversi istituti: ad esempio il conto corrente in banca non si somma al conto corrente in Posta, un conto corrente o deposito o un libretto in una banca non si somma al conto corrente o deposito o al libretto in un'altra banca, il conto corrente in Posta non si somma al libretto postale (i libretti postali come anche i buoni fruttiferi postali sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, invece il conto BancoPosta è di Poste Italiane), il libretto postale non si somma al libretto in banca... per vedere se superate la soglia di 5000 euro dovete sommare i prodotti di cui siete titolari con lo stesso istituto: si sommano i conti nella stessa banca (anche coi libretti di risparmio della banca), si sommano i conti BancoPosta, si sommano i libretti postali, si sommano i buoni fruttiferi postali
  • come chiarito dall'Agenzia delle Entrate con la circolare n° 15/2013 se sul conto corrente c'è una linea vincolata, per il calcolo dell'imposta di bollo si procede separatamente: sulle somme "libere" del conto corrente vale l'imposta di bollo fissa, sulla linea vincolata (che di fatto è un conto deposito) vale l'imposta di bollo proporzionale e non vanno sommate, ovvero le somme vincolate non concorrono al raggiungimento della fatidica soglia di 5000 euro di giacenza media del conto corrente; lo stesso vale per il libretto Smart e le somme accantonate con l'Offerta SuperSmart
  • con libretto o conto cointestato si paga se la giacenza media supera 5000 euro, non si deve moltiplicare tale soglia per il numero dei cotitolari; attenzione però, perché in caso di più conti o libretti la somma si fa tra prodotti con uguale intestazione, ovvero il calcolo dei 5000 euro di giacenza media si fa su tutti i rapporti intestati in modo identico e intrattenuti con la stessa banca, con le Poste o emessi da Cassa Depositi e Prestiti: ad esempio se avete due conti, uno intestato solo a voi e l'altro cointestato con un'altra persona, non vanno sommati; si sommano invece se avete due conti o due libretti cointestati con le stesse persone (ad esempio marito e moglie, genitore e figlio...) presso lo stesso istituto; ovviamente se avete un solo conto corrente cointestato, un solo libretto cointestato o altro, lo si considera da solo e vale comunque la soglia dei 5000 euro
  • si precisa che siccome i Buoni Fruttiferi Postali come minimo rimborsano sempre l'intero capitale versato, se l'applicazione dell'imposta di bollo porta a una riduzione del capitale (cioè se applicando l'imposta di bollo dello 0,2% venissero erosi tutti gli interessi e parte del capitale investito) su iniziativa della CDP e di Poste Italiane la porzione che porta alla riduzione del capitale netto non si paga, come spiegato in questa pagina del sito di Cassa Depositi e Prestiti.
  • per i Buoni Fruttiferi Postali cartacei emessi prima del 1 gennaio 2009 non si considera il cumulo con altri prodotti emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti eventualmente detenuti dal risparmiatore (altri Buoni emessi in seguito o Buoni dematerializzati, libretti, fondi, depositi...), e il minimo è comunque 2 euro: l'imposta proporzionale, calcolata sul valore nominale del singolo Buono al 31/12 di ciascun anno di vita del prodotto, viene accantonata e addebitata solo in fase di rimborso. Per quelli emessi dal 1 gennaio 2009 in poi vale invece il cumulo ed il minimo è 1 euro e si paga comunque all'atto del rimborso (vale anche per quelli cartacei che sono stati dematerializzati a richiesta del cliente, a partire dall'anno seguente la richiesta di dematerializzazione)
155 commenti:
Anonimo ha detto...

LA POSTA. Se io ho un conto con 5100 euro e 5 libretti con 100 euro l'uno si paga il bollo sia sul conto che sui 5 libretti . 6 x 34,20 = 205 euro di bollo l'anno . Vi pare giusto?

Anonimo ha detto...

No, paghi solo il bollo sul conto di 5100, sui 5 libretti non paghi nulla perché sei sotto i 5000 euro.

Anonimo ha detto...

Una domanda: se ho due conti correnti, il primo presso una banca ed è pari ad € 1.000,00 e il secondo presso poste italiane ed è pari ad € 4.000,00 si fa la somma dei saldi e si paga l'imposta di bollo oppure non si paga perchè non sono sottoscritti presso una stessa banca o presso posteitaliane ma presso istituti diversi? Grazie

Christian Citton ha detto...

Essendo in due diversi istituti non vanno sommati.

Anonimo ha detto...

Posta: mio malgrado ho 2 libretti postali che sommati non superano i 4800€, stranamente pago 2 x 34.20 l'anno. Perchè? ho chiesto spiegazioni e sono caduti dalle "nuvole" dando la colpa al Software, ma dopo 1 anno non è cambiato niente. Adesso mi hanno detto di passare la somma di un libretto sull'altro e lasciando l'altro a 0 €. Ma mentre lo diceva mi sono sentito preso in giro. Che senso ha lasciare un libretto attivo senza capitale se non per farsi fregare ancora 34.20€?

Christian Citton ha detto...

Le confermo che si paga il bollo da 5000€ in su, ma attenzione: se il rendiconto è trimestrale, allora se si superano per il trimestre in questione i 5000€ di giacenza totale si pagano 8.125 euro di bollo (un quarto appunto). Ma non sembrerebbe il suo caso.

Anonimo ha detto...

Salve Sig. Citton le faccio una domanda.. un c/c banca pippo saldo 1000 euro - un c/c banca paperino saldo 2500 euro - un conto deposito on line saldo 4000 euro vincolati.. il tutto intestato alla stessa persona e quindi con stesso codice fiscale.. quanto si paga di imposta bollo singolarmente sui 3 titoli a fine anno?
La ringrazio Cordiali Saluti.

Christian Citton ha detto...

Sinceramente mi sembra che quanto scritto nella guida sia chiaro, comunque:
-se i due conti correnti sono in banche diverse, non paga l'imposta di bollo finchè la giacenza è sotto i 5000€, ma attenzione se viene calcolata in frazioni di anno
-il conto deposito paga sempre una imposta di bollo pari allo 0.2% delle somme depositate.

Christian Citton ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

se si è titolare di un conto corrente e cointestatario in un'altro, nello stesso istituto di credito, va eseguita la somma del deposito per il calcolo della giacenza media?

Christian Citton ha detto...

No, perchè se lei è intestatario unico di un conto e cointestatario assieme a un'altra persona di un altro conto, i due conti hanno diversa intestazione e quindi non si possono sommare. Ovviamente si sta parlando di due conti sotto i 5000 euro l'uno: nel caso uno dei due fosse con una giacenza superiore nel periodo rendicontato -o entrambi-, allora si paga l'imposta di bollo per quel conto - o quei conti.

Unknown ha detto...


Vi invito per cortesia ad andare in questo link ed aprire il foglio informativo in pdf sui libretti nominativi ordinari.
Voce regime fiscale.
Io capisco che se i miei interessi al netto sono inferiori alla cifra dell'imposta di bollo devo pagare solo la cifra equivalente agli interessi maturati giusto??
Che senso ha avere un libretto se i soldi diminuiscono anziché aumentare?
Se ho 10000 con 20 euro di intetessi netti annuali é giusto pagare 34,20 di imposta?

https://www.risparmiopostale.it/prodotti/libretti-di-risparmio/libretti-ordinario/

Anonimo ha detto...

Dato che su un Buono Fruttifero Postale uguale o superiore a 5000 euro, ogni anno ti levano oltre al 12,50% anche 34 euro per imposta di bollo, se un ignaro risparmiatore (tipo un pensionato) decide di sottoscrivere un bfp e dopo due anni (per necessità) è costretto a cambiarlo...34 + 34 = 68 euro, poi tenuto conto degli interessi guadagnati - 12%5, il pensionato deve dare alle poste circa 36 euro. Quindi si ritrova con 4964 euro. Dopo due anni ci ha rimesso 36 euro. Ripeto, perchè vi sia ben chiaro: dopo 2 anni non solo non ci ha guadagnato ma ci ha rimesso 36 euro. Naturalmente gli addetti alle poste si guardano bene dall'avvisare di questa fregatura. Quindi attenti. In Italia la fregatura dietro l'angolo c'è sempre. Sempre.

Christian Citton ha detto...

@Anonimo e #AndreaGozdek: avete entrambi sbagliato i conti. Per i libretti postali legga qui e rifaccia i calcoli perchè è più complesso di quello che lei dice https://www.risparmiopostale.it/resources/pdf/libretti/FI_libretti_postali.pdf Per i bfp: l'imposta di bollo non è 34.20 euro ma lo 0.20% (due per mille) del valore capitale: fino a 17.100 euro è quindi inferiore a 34.20 euro. Poi la tassazione sugli interessi è del 12.50%. Inoltre alcuni buoni postali danno gli interessi anche se vengono rimborsati prima del termine.

Anonimo ha detto...

Chiristin Citton...ma cosa stai blaterando...ma leggiti bene i comunicati prima di setenziare cose errate...https://www.poste.it/resources/bancoposta/pdf/buonifruttiferipostali/BFP_avviso.pdf. (l'imposta di bollo sui buoni fruttiferi postali è annuale, di 34 euro, se superi i 5000 euro).

Christian Citton ha detto...

Non so come Lei si chiami, ma so che è un maleducato e per nulla informato! Nello stesso documento da lei linkato le prime righe riportano così: "Si informa che, a decorrere dal 1° gennaio 2012, il Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito con modificazione dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 ha introdotto l’imposta di bollo sui Buoni Fruttiferi Postali.L’imposta viene applicata, per il 2012, nella misura proporzionale dello 0,1% e, dal 2013, dello 0,15%".
Inoltre, la informo che in seguito è stato abolito il limite minimo e che nel 2014 l'imposta di bollo per i BFP è stata portata allo 0,20%, come può leggere dalle FAQ nel sito della Cassa Depositi e Prestiti: http://portalecdp.cassaddpp.it/cdp/Risparmiatori/FAQ/Impostadibollo/index.htm#response10
dal quale le riporto testualmente, visto che sembra Lei non sia in grado di trovare da solo:
"8 - Quali sono le aliquote in base alle quali calcolare l'imposta di bollo sui buoni fruttiferi postali?
Le aliquote in base alle quali calcolare l'imposta di bollo sui libretti di risparmio postale sono fissate nella misura dell'1 per mille annuo per il 2012, dell'1,5 per mille annuo per il 2013 e del 2 per mille a decorrere dal 2014."
Ogni altro suo commento non verrà pubblicato in quanto inutile e da maleducato.

Christian Citton ha detto...

Nella risposta alla FAQ n° 8 sul sito della Cassa Depositi e Prestiti hanno scritto per errore "libretti postali" ma è chiaramente un refuso loro, si tratta dei bfp come facilmente intuibile.
A scanso di equivoci (non si sa mai con certi soggetti... ) potete verificare dal sito di Poste Italiane qui, alla domanda n° 8.

Ciro ha detto...

Salve, per i buoni fruttiferi l'imposta di bollo dello 0,20% si paga tutti gli anni?! Sotto i 5000 euro non si paga giusto? E se la somma di più buoni supera i 5000 euro? Grazie

Anonimo ha detto...

Ciao, vorrei mettere due buoni per 3000 euro totali, vorrei anche aprire un libretto smart dove accumulare i risparmi iniziando con 2/3000 €. Ho anche attive, postepay e postepay evolution. Ora mi chiedo qual'è l'imposta di bollo che dovrei eventualmente pagare in futuro perchè guardando in rete trovo soluzioni discordanti. I 5000€ di soglia oltre la quale si paga l'imposta sono cumulativi di bfp, libretto, ecc?

Anonimo ha detto...

Buongiorno, ho un dubbio...su dei buoni postali emessi nel 2001 come devo calcolare l'imposta di bollo?? i buoni sono di 2500 euro di valore nominale. Grazie.

Christian Citton ha detto...

Salve e buon anno.
Abbiamo aggiornato la guida con specificazioni utili al suo caso.

Anonimo ha detto...

Salve signor Citton, volevo porle questa domanda. Se oggi prendo un bfp da 15000 euro indicizzato all'inflazione extra, quindi con interessi che maturano dopo i 18 mesi, e volessi incassarlo dopo due anni esatti, dovrei pagare 30 euro di bollo annuali (2x1000) Mi dica se è corretto. Ma calcolando gli interessi per due anni detratto la ritenuta fiscale del 12.50%, sono all'incirca 26 euro di interessi netti. Mi restituiscono una somma inferiore?

Close74 ha detto...

Buongiorno! Io ho 5 tipi diversi di buoni fruttiferi postali per un valore di circa 20000€.ogni anno a quanto ammontera' l' imposta bollo? E se dovessi ritirare prima i soldi il capitale investito preciso non sarà garantito ? Grazie

Christian Citton ha detto...

Salve a tutti e buon anno.

1) Ha fatto i calcoli sui rendimenti correttamente? Perchè i rendimenti dei buoni indicizzati all'inflazione non si ottengono semplicemente moltiplicando il capitale per il tasso d'inflazione, c'è un coefficiente composito (che qui per motivi di spazio non posso spiegare, ma è presente nella guida ai BFP che abbiamo pubblicato, raggiungibile dal primo link in rosso nell'articolo, clicchi proprio su "buono fruttifero postale" nel secondo paragrafo). Presupponendo che comunque abbia fatto i calcoli giusti, le cito quanto specifica la Cassa Depositi e Prestiti nelle FAQ relative ai BFP: "E’ opportuno segnalare, infine, che l’applicazione dell’imposta di bollo, ove dovuta, potrebbe determinare, in alcuni casi, un valore di rimborso netto inferiore al valore nominale sottoscritto. In tali casi, su iniziativa di Cassa depositi e prestiti e di Poste Italiane, non verrà addebitato l'importo pari alla porzione dell'imposta di bollo applicata che abbia determinato un valore netto di rimborso inferiore al capitale investito. Tale importo non addebitato è calcolato sulla base delle aliquote vigenti alla data del 4 dicembre 2014". Questo per quanto riguarda il rimborso dei BFP e l'imposta di bollo: ma attenzione, perchè giustamente c'è anche la tassazione al 12.50% degli interessi! Ecco, siccome questa tassa va nella dichiarazione dei redditi "non riguarda" più la Cassa Depositi e Prestiti (diciamo così...) ma solo il risparmiatore-contribuente, che dunque si trova a pagare tasse e imposte che potrebbero far crollare i guadagni. Insomma, lei deve considerare il rimborso dei BFP da parte della CDP (compresi i rendimenti maturati e detratta l'imposta di bollo) separatamente dal pagamento della tassazione sulle rendite finanziarie nella dichiarazione dei redditi.

2) Deve semplicemente calcolare lo 0.2% del totale del capitale investito in BFP, sommando tutti quelli che ha a prescindere dalla tipologia. Per il resto, vale quanto detto nella risposta precedente: il capitale investito è rimborsato al 100%.

Gianmarco ha detto...

Complimenti per l'articolo, uno dei più chiari che ho potuto apprezzare in rete!
Ne approfitto anche per porre una domanda che potrebbe tornare utile ad altre persone. Secondo lei, Christian, un Libretto di risparmio postale cointestato che supera i 5mila euro di giacenza media paga o meno i 34,20€ di bollo?

Christian Citton ha detto...

Salve e grazie per i complimenti :-) A quanto pare però l'articolo manca di un dettaglio... le rispondo qui riportando quanto chiarisce la Cassa Depositi e Prestiti e aggiorno la guida:
"l'imposta resta dovuta nella misura di euro 34,20, se il cliente è persona fisica quando il valore medio di giacenza dei libretti con la medesima intestazione o cointestazione, rapportato al periodo rendicontato, supera euro 5.000,00."

Anonimo ha detto...

Salve, volevo farle una domanda: ho circa 8000 euro nel libretto postale smart e circa 3000 nel bancoposta, se tolgo 5000 euro dal libretto postale smart e li passo al mio bancoposta sarei esente dal non pagare l imposta di bollo sul libretto postale smart? Spero di essere stato chiaro, distinti saluti.

Anonimo ha detto...

Non avrebbe senso, non cambia nulla pagherà l'imposta di bollo di €. 34,20 su bancoposta perchè in un modo o nell'altro supera i 5.000 €.

Anonimo ha detto...

Ho 20.000 € su un libretto Smart pagherei d' imposte :

0,2% sul capitale
34,20 € imposta bollo
20% sugli interessi maturati

Corretto? Grazie per la risposta

Christian Citton ha detto...

Tra l'altro, essendo gli interessi del libretto postale Smart più elevati se rispetta le condizioni qui descritte >>> promozione libretto di risparmio postale Smart avrebbe appunto meno rendimenti. L'unica è che si armi di calcolatrice e verificare quale soluzione conviene di più.

Christian Citton ha detto...

Sì è corretto: 0.20% sul capitale e 20% sugli interessi.

Gianluca ha detto...

Salve,per prima cosa le voglio fare i miei complimenti per l'articolo che è chiarissimo.
Le volevo fare una domanda: l'imposta di bollo come da lei specificato nell'articolo si paga su giacenza superiori ai 5000 euro fino a quale cifra massima? Cioè mi spiego meglio, se ad esempio ho 20 000 euro pagherò sempre 34,20 Euro d'imposta di bello o di più?
Grazie

Gianluca M.

Christian Citton ha detto...

Buongiorno e grazie per i complimenti :-)
L'imposta di bollo su conti correnti e libretti è fissa, oltre i 5000€ si paga sempre la stessa somma, cioè 34.20€.

Anonimo ha detto...

Salve signor Citton volevo chiedere secondo il suo parere, se posso richiedere alla mia banca la restituzione delle somme trattenute a titolo di imposta di bollo per l'anno 2015 non avendo superato la giacenza media annua di 5000 euro, ma solo un quadrimestre è stato chiuso con saldo di 6000 euro circa.
La trattenuta è stata di euro 12,50 circa, potrei chiederne la restituzione?
la ringrazio in anticipo per la delucidazione, cordiali saluti

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
Ho un libretto postale smart con 3mila, e quindi non pago imposta di bollo. Pero' se decidessi di vincolare 2mila per 180 gg, pago l'imposta di bollo del 2% sui 2mila vincolati e la ritenuta fiscale del 26% sui centesimi di interessi maturati? Allora mi conviene lasciarli cosi' come sono nel libretto, almeno non diminuiscono... Ho capito bene??
Poi ho due buoni indicizzati da 500euro e ho visto che dopo 2 anni il valore di rimborso netto e' di 499,50 perche' e' stato calcolato il bollo ....ma allora mi conviene tenerli sotto il materasso?? LOL

Christian Citton ha detto...

1) No, non può chiedere alcun rimborso perchè come spiegato in questa guida specifica sul conto corrente se la rendicontazione è quadrimestrale, allora si paga l'imposta di bollo per quel periodo.

2)Il rimborso netto dei BFP è sempre pari al capitale investito, come scritto in qualche commento più sopra ma anche nell'articolo. Per la questione del libretto postale l'unica è farsi conti precisi, in questo momento non ho in mano una calcolatrice :-)

Christian Citton ha detto...

Chiedo scusa, è scritto sì in un commento più sopra ma non nell'articolo: è scritto nella guida ai Buoni Fruttiferi Postali che può raggiungere dal link nell'ultimo paragrafo dell'articolo.

Anonimo ha detto...

Salve, un caso un po' intricato: chi è intestatario di un libretto postale (con giacenza zero) a cui è collegato un buono postale dematerializzato (con importo superiore i 5.000 €), ed un conto bancario ( non postale, con giacenza superiore i la soglia minima dei 5.000 €), pagherebbe i bolli statali su tutti e tre i prodotti, o solo sul conto corrente e buono postale?
Grazie

Anonimo ha detto...

Buongiorno, io ho un libretto postale ordinario e un conto corrente bancario, mi fanno pagare l'imposta di bollo sul totale dei due saldi? Un'altra domanda se nel libretto postale ordinario supero i 5000 euro cosa mi conviene fare per non pagare l'imposta di bollo? grazie.

Christian Citton ha detto...

1) Il conto corrente bancario va considerato a sè in quanto prodotto di un altro istituto -in realtà anche se fosse stato un conto corrente postale, in quanto libretti postali e buoni fruttiferi postali sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, il conto corrente postale da BancoPosta. Sul libretto non pagherà l'imposta di bollo visto che è a zero, sul buono pagherà la normale imposta di bollo prevista.
2) Come detto, essendo il conto corrente bancario e quello postale emessi da due istituti diversi non vanno sommati. Per non pagare l'imposta di bollo sul libretto, può solo scendere sotto i 5000€ di giacenza media.

Anonimo ha detto...

Buonasera! Se io ho 20000 su un libretto e volessi fare un buono fruttifero, per evitare di pagare l imposta di bollo, posso farne 5 da 4000? Oppure me li andrebbero a sommare e alla fine devo pagarla?

Christian Citton ha detto...

Mi scusi, ma è chiaramente scritto nella guida cosa accadrebbe se facesse una cosa simile. Poi non ne capisco il senso comunque: libretto di risparmio e buoni postali sono cose completamente diverse, non è che si passa dall'uno all'altro solo per non pagare qualche decina di euro di imposta di bollo.

Anonimo ha detto...

Buongiorno, io ho un libretto smart con 2500€ liberi +8.000 vincolati e altri 5000 vincolati oltre a due buoni da 10.000 cadauno, vorrei sapere alla fine quanti bolli pago e di quanto?

grazie mille

Niccolò

Anonimo ha detto...

buongiorno Christian , ho un libretto smart postale che supera 10000 euro e un conto corrente che mediamente è sotto i 5000 euro , tutte due cointestati con mia moglie , come posso evitare di pagare l'imposta di bollo che supera sempre gli interessi che percepisco , tra l'altro solo dalla posta dove mi viene addebitata l'imposta di €34,20.
Grazie

Christian Citton ha detto...

Intanto il conto corrente e il libretto postale, come detto nella guida, sono di due istituti diversi, quindi in qualsiasi caso vanno considerati separatamente (sopra o sotto i 5000€, in questo caso non rileva perchè appunto emessi da diversi istituti). Per il libretto niente da fare, pagherete comunque perchè ben sopra i 5000€ e la cointestazione non conta; il conto corrente fino a che rimane sotto i 5000€ non paga nulla.

Unknown ha detto...

Salve signor Citton, vorrei avere una delucidazione inerente all'imposta di bollo, se si è titolari di un libretto postale e si versa 10000 euro si paga 34,30 euro di bollo all'anno, se invece si fanno ad esempio due buoni da 5000 si paga sempre il bollo ma se alla richiesta di rimborso il valore di restituzione scendesse la CDP si fa carico del bollo quondi se due persone investo i soliti 10000 euro, uno in libretto e l'altro in BFP dopo 2 anni ad esempio chi ha preso i buoni ha ancora 10000 e chi li ha lasciati sul libretto ha 9940 circa giusto?

Christian Citton ha detto...

Più o meno... si ricordi anche di calcolare gli interessi del libretto postale ma anche la tassazione sugli stessi, che è indipendente dall'imposta di bollo.

Anonimo ha detto...

Certo, il mio esempio escludeva gli interessi che in 2 anni difficilmente possono raggiungere a coprire due imposte di bollo, mi interessava solo capire il funzionamento e nel caso, i bfp sono ad oggi secondo me gli unici in qui non si rischia l'erosione del capitale negli anni e rischi bassi, questo per capire che se non si vuole rischi e non importano gli interessi meglio i bfp che sotto il materasso

Anonimo ha detto...

egr. signor Citton ,sa mica dirmi cosa è il " bollo su prodotti finanziari " e in che misura si paga, se sugli interessi o sul capitale investito sul super smart a 365 giorni ? grazie

Christian Citton ha detto...

E' l'imposta di bollo di cui sopra, da non confondersi con la tassazione sui rendimenti.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Christian Citton ha detto...

Salve
Le rispondo dallo smartphone, quindi non ho sottomano una calcolatrice per verificare le cifre e i conti da lei fatti, comunque il suo ragionamento è corretto: superando i 5000 euro si paga l'imposta di bollo fissa, poi se si vincolano delle somme si paga su queste somme appunto l'imposta di bollo dello 0.20% (se non le vincola ovviamente questa imposta variabile non è dovuta ma avrà gli interessi di base e non quelli "premiali": in entrambi i casi c'è comunque la tassazione sulle rendite finanziarie, cioè la tassa sugli interessi).

Anonimo ha detto...

Gentile Citton se gli interessi sul libretto ordinario sono 33 euro e l'imposta e di 34,20 , l'euro che manca mi viene rimborsato vero?

Christian Citton ha detto...

Salve
Sì esatto, è quanto riporta Poste Italiane nei fogli informativi. Grazie per il commento, aggiorniamo la guida su questo dettaglio che non abbiamo inizialmente riportato (lo abbiamo fatto per i Buoni Postali ma non per i libretti, errore nostro).

Unknown ha detto...

Grazie Christian😊

Anonimo ha detto...

Cordiali saluti Signor Citton!.
Tantissimi auguri per la chiarezza delle sue informazioni.
Vorrei chiedere gentilmente:
ho un conto corrente in Bancoposta supera i 5000€,la impresa per la che lavoro mi chiedi di aprire un conto corrente a canone zero su unicredit. Si apro il conto, devo pagare 2 (due)volte il valore del bolo? anche si mantengo il conto unicredit o uno dei due conti soto i 5000€?
La ringrazio per il suo tempo e attenzione.
Buona serata!!

Christian Citton ha detto...

Salve e grazie per i complimenti.
Essendo i due conti correnti in due diversi istituti, cioè uno in banca e uno in Posta, fanno "storia a sé": non vanno sommati in nessun caso e si considerano singolarmente, quindi paga l'imposta di bollo sia per l'uno che per l'altro se supera i 5000€ su ognuno.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Io ho scaricato il foglio informativo da Poste italiane e la tassa di bollo di 34,20€ non compare più alla voce tassazione di bollo. Inoltre ho trovato in rete diverse notizie in cui si dà per certo l'eliminazione di tale tassazione.

Christian Citton ha detto...

Bufale, o balle che dir si voglia.

Anonimo ha detto...

Allora perché nel foglio informativo non compare la voce?!

Anonimo ha detto...

Io non ho capito se le quote bloccate attraverso l'offerta SuperSmart concorrono al raggiungimento della soglia dei 5000€ per l'applicazione della tassa di 34,20€

Anonimo ha detto...

il mio libretto postale ordinario è cointestato a me, mia mamma e mio papà. stessa cosa quello di mia sorella. inoltre mia mamma ha un libretto postale (credo) intestato sia a lei che a mio papà.
Sommando i saldi di ognuno dei 3 libretti, si superano i 5000,00 euro.
E' quindi per questo motivo che nonostante la giacenza a saldo nel mio libretto non ha mai superato i 5000 euro per un intero anno, mi hanno tolto ugualmente i 34,20 euro dell'imposta di bollo?
Anche in quello di mia mamma hanno tolto 34,20 euro giusto in questi giorni, nonostante il suo saldo è stato inferiore a 5000 euro per tutto il 2015.

inoltre osservando le movimentazioni (poche in tanti anni) nel mio mi accorgo che ho un +27,30 euro di interessi, seguito da un successivo -34,20 euro dell'imposta di bollo! leggendo i commenti e le spiegazioni precedenti mi pare di capire che se gli interessi non superano l'imposta di bollo, questa non dovrebbe essere aplicata. Come mai allora nel mio caso è stata applicata? errore dell'operatore postale o del loro software?

al di là di tutto, è un'indecenza l'imposta di bollo sui nostri risparmi! ed è ancora + indecente l'imposta applicata a tutti i libretti se facendone la somma dei saldi si superano 5000 euro!

grazie 1000 per l'eventuale risposta!

p.s.: sul sito di poste non ci sono purtroppo spiegazioni molto esaustive...

Anonimo ha detto...

Vorrei sapere se il mio ragionamento è giusto:
Posseggo un libretto con 4800€ a cui è collegato un buono dematerializzato che allo scadere si aggiungerà alla cifra di cui sopra facendomi raggiungere circa 7900€.
Non compiendo alcun movimento e lasciando invariata la situazione del libretto, con il tasso base di interesse di ora (che dovrebbe essere dell' 0,01%lordo) riuscirei a maturare scarso 1€.
Essendo la cifra maggiore di 5000€ dovrei pagare la tassa di bollo di 34€. Ma, essendo i miei interessi maturati molto inferiori della tassa, dovrei vedere a fine anno sul mio libretto un +33€ pari al rimborso della tassa.
Il mio ragionamento è giusto?!

Christian Citton ha detto...

No: il "rimborso" dell'imposta di bollo non vuol dire che le danno dei soldi, vuol dire che non viene addebitata la parte che farebbe andare in negativo il saldo. Ad esempio se gli interessi sono di 10€ vuol dire che non si pagano 24.40€ perchè altrimenti si andrebbe in negativo, ma così comunque si incassa zero interessi.

Anonimo ha detto...

salve, ho scritto il terzultimo commento.
nessuna risposta alle mie domande?

grazie infinite e saluti.

Christian Citton ha detto...

Salve
Scusate il ritardo nel rispondere agli ultimi commenti, impegni esterni al lavoro. Comunque:
-assolutamente non esiste che l'imposta di bollo sia stata eliminata! Non so dove abbia letto tale "notizia" ma non è assolutamente vero (sarebbe una cosa talmente tanto pubblicizzata che lo saprebbero anche i muri). Non so che fogli informativi di Poste Italiane abbia letto, ma non è così purtroppo.
-per terzultimo commento intende quello lungo dove parla dei libretti cointestati tra lei e i suoi famigliari? Se sì, allora rilegga con attenzione l'articolo perchè troverà le risposte ai suoi quesiti.

Unknown ha detto...

Salve,non ero a conoscenza del bollo sul libretto postale smart....mi viene da ridere perche mi hanno accreditato circa 18 euro di interessi e addebitato il 34 di bollo, a questo punto non ha motivo di esistere questo libretto!concordate?

germano ha detto...

salve trovo assurdo quello che mi è successo.ho lasciato dal 1 gennaio 2015 la somma di 16000 euro su un libretto ordinario,non ho mai fatto nessuna operazione in quel libretto per tutto l anno.giorni fa vado in posta a chiedere gli interessi.morale 15 euro di interessi per aver lasciato 16000 euro per un anno intero alle poste meno i famosi 34,20 euro.mi ritrovo così a rimborsare poste italiane di 19 euro circa ,a questo punto penso non si possa piu chiamare libretto di risparmio.

Ciro ha detto...

Salve e complimenti per tutte le spiegazioni.. Vorrei capire se i soldi del libretto postale smart si sommano col libretto ordinario e il conto corrente bp click per il calcolo dell imposta di bollo?! Ovviamente tutti e tre con lo stesso intestatario.. Grazie

Christian Citton ha detto...

Come spiegato nell'articolo e più volte nei commenti, libretti postali e conto BancoPosta NON si sommano perchè di istituti diversi (Cassa Depositi e Prestiti i libretti, Poste Italiane i conti). Ovviamente i libretti di risparmio postale si sommano anche se di diverso tipo perchè emessi dallo stesso istituto, la CDP appunto.

Anonimo ha detto...

Innanzitutto grazie per i suoi chiarimenti... ma desideravo chiederle: attualmente posseggo un libretto smart (cointestato con mia moglie) che supera i 5000 euro e quindi pago l'imposta di bollo. Ora vorrei sottoscrivere dei buoni dematerializzati per un importo di 20.000 euro. Per non pagare ulteriori bolli, devo "spezzare" l'importo in più buoni (inferiori a 5.000 euro) , oppure è indifferente e ne faccio uno da 20.000?
Grazie anticipatamente per la risposta.
Saluti.

Anonimo ha detto...

Un chiarimento. Tempo fa ho sottoscritto 2 buoni da 10000 euro. Ovviamente pago l'imposta di bollo per entrambi.
Se avessi frazionato i 20000 in più buoni (inferiori a 5000) non avrei pagato il bollo?
Grazie.

Christian Citton ha detto...

Come detto nella guida e nei commenti, dato che si devono sommare tutti i rapporti che si hanno lo stesso ente / con la stessa banca, frazionare non avrebbe alcun risultato: se il totale è 20.000€ si paga comunque e dato che per i BFP l'imposta di bollo è pari allo 0,2% di quanto investito non cambierebbe nulla.

Anonimo ha detto...

Eè possibile sapere se vengono tassate anche le carte tipo postpay? Ad esempio ho un libretto di risparmio che supera € 5.000,00 ed è stato tassato, un conto bancoposta con € 500,00 che non mi risulta essere stato tassato.. una postpay con una giacenza di altri € 3.000,00 verrebbe ulteriormente tassata?

Anonimo ha detto...

Chi edo lumi su un fatto poco chiaro..... se a Marzo 2016 ho 5 mila euro su un libretto postale e a Giugno decido di toglierli per fare un buono fruttifero,a Gennaio 2017 pago i 34,20 di imposta ?

Christian Citton ha detto...

1) Le carte prepagate hanno un'imposta di bollo differente, riportata sui fogli informativi.

2)Come riporta la Cassa Depositi e Prestiti sul suo sito: "In caso di estinzione infrannuale del rapporto, l'imposta è applicata alla data di cessazione dello stesso e proporzionalmente ragguagliata al periodo rendicontato".

Madagalex ha detto...

Salve Christian...non so se la pagina è ancora attiva e cmq complimenti vivissimi.. le risulta checsia stat abolita la regola del pareggio se l'imposta supera l'interesse? Pare che molti, me compreso, abbiano registrato saldo negativo...vado ad approfondire il bollo sulla catt ricaricabile. .se convengs frazionare con quella gli importi. Buon lavoro

Christian Citton ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Christian Citton ha detto...

Per i libretti postali sì, è stata abolita da quest'anno: l'avevamo scritto ma dovendo aggiornare poi la pagina l'abbiamo dovuto cancellare. Il frazionamento degli importi dipende anche dai costi in più che si possono avere per la gestione di più prodotti.

Anonimo ha detto...

Gentile Christian Citton, la prego di darmi qualche lume sul seguente quesito.
Ho incassato un buono postale fruttifero di euro 30.000 che prevedeva l'interesse netto annuo del 2%, quindi alla fine del terzo anno il valore di rimborso pari a euro 30.000 più euro 1800.
Il rimborso, invece, è stato di euro 31.675,12.
Ma l'imposta di bollo non è del 2 per mille? A me sembra che sia stata applicata un'imposta del 4 per mille.
Può darmi qualche chiarimento?
La ringrazio.

Christian Citton ha detto...

Sì, è del 2 per mille ALL'ANNO: nel suo caso è quindi 60€ x 3 anni = 180 euro.

Anonimo ha detto...

No lo paghi su tutti i conti . . con me hanno fatto cosi

Anonimo ha detto...

Salve...se ho nella stessa banca conto piu libretto e sommandoli supero i 5000€ pago 2 volte i 34€di imposta di bollo?

Anonimo ha detto...

Salve, un conto deposito in conto arancio con giacenza media inferiore a euro 5.000,00 secondo la normativa dovrebbe essere esentato da imposta di bollo mentre mi viene addebitato annualmente l'importo di euro 1,00. Alla mia richiesta di chiarimenti mi è stato risposto che secondo la normativa vigente l'imposta di bollo non può essere comunque inferiore ad euro 1,00. A mio parere se la normativa prevede che i depositi con giacenza media inferiore a euro 5.000,00 siano esentati da imposta di bollo non vi siano addebiti da effettuare a tale titolo semmai a diverso titolo di imposta. Quindi o c'è un'errata applicazione della normativa o la normativa presenta delle incongruenze.
Qual è il vostro parere?

Christian Citton ha detto...

Non è questione di pareri o di incongruenze, semplicemente la normativa stessa prevede che sotto i 5000€ ci sia comunque 1€ di imposta di bollo da pagare.

Madagalex ha detto...

Grazie dell'articolo e soprattutto delle preziose delucidazioni: uno il mio quesito parzialmente già risposto. Nel caso di libretto postale con 4000 euro e buono frutt. Postale di 4500, entrambi sottoscritti dallo stesso soggetto (ed entrambi emessi da cassa depositi e prestiti), mi sembra di capire che cmq non vi è bollo perché i buoni hanno imposizione indipendente? Grazie

Christian Citton ha detto...

Esatto, non si sommano perchè seguono regole diverse, come del resto non si sommano conto corrente e conto deposito.

Anonimo ha detto...

Salve signor citto se io ho un conto corrente da 7000€ e un libretto di 3000 entrambe postali vengono sommate x la tassazione del bollo cioe vengono tolti 34€+34€ oppure solo nel contocorrente grazie

Christian Citton ha detto...

Come scritto chiaramente nell'articolo e ripetuto più volte nei commenti, il libretto postale è emesso dalla Cassa Depositi Prestiti e quindi non si somma al conto corrente postale, in nessun caso. Vanno considerati indipendentemente l'uno dall'altro.

Luigi ha detto...

Caro Sig. Christian C.proprio oggi sono andato in posta per estinguere 2 libretti postali uno nominativo ordinario,e uno portatore ordinario tutti e due intestati a me , e siccome dormivano,uno con 97,08 euro,e l,altro con 193,68 euro,la sorpresa mi don trovato con 34,20 euro per 2 volte.....2015.e 2016 su tutti e due i libretti,ho anche un banco posta che non supera mai i 2500 euro..Ditemi se è giusto o se posso fare qualche ricorso. GRAZIE LUIGI.

Christian Citton ha detto...

Detta così, non avrebbe dovuto pagare, tra l'altro non ci sono costi per la chiusura dei libretti postali. In ogni caso per il pagamento dell'imposta di bollo non si sommano mai libretti di risparmio postale e conto Bancoposta perchè i primi sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, il secondo da Poste Italiane.

Christian Citton ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Buongiorno, possiedo 20 buoni postali di importi diversi emessi qualcuno dopo il 2009, i quali sommati superano i 5000 euro, per ogni buono dovrò pagare un bollo?

Christian Citton ha detto...

1) Dovrà pagare due bolli perchè la somma dei suoi rapporti con la CDP supera i 5000€ e in questo casi si paga il bollo per ognuno.
2) Come per il caso precedente: sì, se la somma supera i 5000€ si paga per ognuno.

Anonimo ha detto...

ma è assurdo... esempio..: ho 51 buoni da 100 euro emessi dopo il 2009; dovrò pagare 51 bolli?
ho capito bene?

Christian Citton ha detto...

Esattamente. Al momento della scadenza / del rimborso si calcolerà l'ammontare dei suoi buoni al 31 dicembre di ogni anno (valore nominale alla sottoscrizione di ognuno) e verrà applicata l'imposta di bollo proporzionale su ognuno.

Anonimo ha detto...

Ipotesi: possiedo 40 buoni fruttiferi postali da 100 euro emessi dopo il 2009 ed un libretto postale con 1100 euro di media... Dovrò pagare 34,20 x 40 piu 34,20?

Christian Citton ha detto...

La prego di rileggersi l'articolo e gli ultimi commenti, alla sua domanda (che contiene pure un errore sul tipo di imposta applicata) ho risposto più volte.

Anonimo ha detto...

Sono un pensionato con poco più di 1100€ netti al messe,ho una domanda da fare, è mia abitudine non avendo uno scoperto aprire un prestito e lo deposito sul c/c e/o acquisto dei buoni postali, il paradosso è che pago il prestito con dovuti interessi e in più l'importo versato viene eroso dal famoso bollo.
Arrivo alla domanda può il bollo ridurre il mio prestito?

Christian Citton ha detto...

Non ne vedo il motivo (tanto meno vedo la ragione di questa pratica, dati i livelli di interessi passivi di un finanziamento e di quello attivi dei buoni postali).

Anonimo ha detto...

Salve,ho tre buoni fruttiferi tutti da 5.000 mila euro fatti nel 2004, in più un BFPa 3 anni plus in più ho un libretto postale smart con 7.000 mila euro la tassa si paga su tutto il capitale? Grazie..

Christian Citton ha detto...

Ovvio, si paga su tutta la liquidità. Nel suo caso non si pone neanche la questione di sommare, di capire quali prodotti ecc... visto che è tutto ampiamente sopra i 5000€. Si paga l'imposta di bollo progressiva sui buoni postali, l'imposta di bollo fissa sul libretto.

risparmiatore ha detto...

Faccio riferimento a questo messaggio del 15 settembre 2016 ore 10.59

ma è assurdo... esempio..: ho 51 buoni da 100 euro emessi dopo il 2009; dovrò pagare 51 bolli?
ho capito bene?
La Sua risposta : esattamente
Mi chiedevo ma nei buoni fruttiferi postali il almeno capitale versato è garantito ?
Cioè buono da 6.000 euro dopo un anno voglio riavere almeno 6.000
E' cosi perchè altrimenti scatta una denuncia per pubblicità ingannevole.
Grazie.

Christian Citton ha detto...

Eh no, caro risparmiatore: nessuna pubblicità ingannevole. Se infatti guarda bene lo spot dei buoni fruttiferi postali (qui lo spot in formato video su youtube) può vedere la consueta nota che indica "al netto degli oneri fiscali dovuti".

risparmiatore ha detto...

OK. ho visto la pubblicità, ma è scritto ovviamente piccolissimo. insomma anche con i buoni ci si perde perchè non hanno praticamente interesse. Poveri risparmiatori italiani. Non so cosa dire.

Michele85 ha detto...

salve sig.citton vorrei delle delucidazioni sul calcolo del bollo sui buoni fruttiferi postali.. ipotizzando di aderire a due buoni fruttiferi del valore ognuno di 5000 euro.. all'inizio non verra applicato il bollo ma una volta maturati gli interessi e quindi superati i 5000 verra applicata, è corretto? e quanto verra applicato su ogni buono fruttifero annualmente? grazie in anticipo per una possibile risposta

Christian Citton ha detto...

Sinceramente la sua domanda mi fa venire dubbi sull'effettiva chiarezza di quanto scritto nell'articolo...
Innanzi tutto, come scritto nell'articolo e ribadito più volte nei commenti, si devono sommare i rapporti (=prodotti finanziari) che si hanno con uno stesso istituto emittente: sommano i suoi buoni si arriva a 10.000€, ben oltre la soglia minima. Ma poi essendo ognuno da 5000€, già presi singolarmente fanno scattare il pagamento dell'imposta di bollo che, come scritto nell'articolo, è pari allo 0.2% (2 per mille) di quanto investito.

Michele85 ha detto...

Grazie per la risposta! Un altra piccolo accorgimento. Se disponessi di un conto bancoposta al di sotto della soglia dei fattidici 5000 e avessi un buono furttifero al di sopra dei 5000.. in questo caso scatta il bollo solo sul buono.. in quanto sono due prodotti diversi.. giusto?? E il bollo sarebbe di 10 euro l'anno, e corretto?

Christian Citton ha detto...

Buoni postali e conto Bancoposta non si sommano perchè sono emessi gli uni dalla Cassa Depositi e Prestiti, l'altro da Poste Italiane.
L'imposta di bollo sui buoni è dello 0.2% del capitale investito, se 5000€ allora 10€.

Anonimo ha detto...

Salve Sign. Citton,

sono titolare di un libretto di risparmio con pari proprio a 5000€. Siccome nel corso degli anni sono maturati pochissimi cetensimi sui miei risparmi, pari a 0,09, mi ritrovo ad avere una giacenza media pari a 5000,09€ ( 5000 quota capitale + 0,09 quota interessi attivi).
Sulla base di ciò, a causa di questi pochissimi centesimi, mi ritroverò addebitata l'imposta di bollo di 34,20€?

Grazie in anticipo per la gentile risposta.

Christian Citton ha detto...

Sì perchè gli interessi rientrano nella giacenza media che in tal caso supera i 5000€.

Anonimo ha detto...

Buonasera Sign Citton,

sono titolare di una carta prepagata postepay che utilizzo esclusivamente per pagamenti on-line. Essendo questa carta sempre a saldo zero, salvo quando la ricarico dell'importo corrispondente proprio al pagamento da effettuare in internet, come faccio a calcolarne la giacenza media? Qust'ultima va calcolata sommando tutte le cifre ricaricate nel corso dell'anno per poi dividere l'importo totale per le 12 mensilità annuali oppure la giacenza media è pari a 0 proprio sulla base che essendo una carta prepagata gli importi restano accreditati solo per un tempo flash, ovvero giusto per il tempo della transazione da eseguire?

Grazie in anticipo della risposta.

Christian Citton ha detto...

Legga bene il contratto della sua Postepay Evolution: l'imposta di bollo è pari a 2€ l'anno per giacenza a fine periodo superiore a 77.40€

Anonimo ha detto...

Salve Sign. Citton,

ho appena richiesto un rimborso di un buono fruttifero con capitale di 1500 Euro.
La somma che mi è stata rimborsata è Euro 1497,94 (int. lordi 4,50 Euro; rit. fiscale 0,56 Euro; imposta di bollo 6,00 Euro).
Prima di procedere col rimborso, l'impiegato si è dovuto consultare col direttore dell'ufficio e dopo una serie di telefonate, mi è stato detto che mi sarà inviata una comunicazione con cui mi verrà rimborsata l'imposta di bollo.
Sono rimasto molto perplesso sulla procedura e sul fatto che non sia stato rimborsato come minimo l'intero capitale versato.
Mi può aiutare ad avere maggiori informazioni in tal senso?

Christian Citton ha detto...

Gli unici motivi per cui un buono fruttifero postale inferiore a 5000€ paghi qualcosa di imposta di bollo è che 1) sia un buono cartaceo emesso prima del 2009, oppure 2) faccia cumulo con altri prodotti emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti (altri buoni, libretto di risparmio). Altrimenti trattasi di errore, come la promessa di rimborso parrebbe far intendere.

Anonimo ha detto...

Nel 2009,ho regalato un libretto al portatore(emesso da banco di Napoli) a mia nipote.Attualmente con saldo inferiore ai 20 euro.
Ho un conto corrente (banco di Napoli)che supera la giacenza media di 5000 euro annui.
Sul libretto intestato a mia nipote bisogna pagare l'imposta di bollo?
grazie

Christian Citton ha detto...

La somma si fa tra prodotti emessi dallo stesso istituto e con stessa intestazione: se il titolare del libretto è sua nipote non deve pagare.

Antonio ha detto...

Salve, complimenti intanto per l'articolo. Possiedo un conto corrente con saldo superiore a 5.000 e una carta ricaricabile con iban, dello stesso istituto, che ha avuto la seguente movimentazione: apertura carta + accredito 350, prelievo 350 dopo due giorni e poi nessuna movimentazione per 4 mesi. Mi ritrovo pero' addebitati ogni mese i famosi 0.02% (calcolato sulla media del cc) come recupero bolli sulla carta (oltre ovviamente al bollo sul cc). La cosa strana è che io sto andando in negativo ogni mese poiché non la carico piu' da 4 mesi (quindi ad oggi sono -13 Euro). Premetto che una carta ricaricabile con IBAN che non puo' andare sotto zero. Spero di essere stato chiaro e la ringrazio per l'eventuale risposta.

Christian Citton ha detto...

Le carte-conto con Iban hanno regole diverse per quel che riguarda l'imposta di bollo, deve verificare le condizioni sul contratto.

Anonimo ha detto...

Libretto postale smart e poste Pay evolution, si somma l importo di entrambi ai fini di calcolo Dell imposta di bollo ?

Christian Citton ha detto...

No. Come scritto chiaramente nell'articolo e in moltissimi commenti, i libretti postali NON sono emessi da Poste Italiane ma dalla Cassa Depositi e Prestiti, dunque essendo diversi emittenti non si sommano coi prodotti Bancoposta e Poste Italiane. Del resto è stato anche ampiamente spiegato che le carte ricaricabili non rientrano in queste norme sull'imposta di bollo, quindi a maggior ragione la PostePay non c'entra nulla.

Anonimo ha detto...

Buonasera sig.Citton,
possiedo un libretto postale, un conto bancoposta e un fondo investimento,
ho letto l'articolo(complimenti) e mi sembra di aver inteso che non c'è modo di non pagare l'imposta da bollo, mi corregga se mi sbaglio.
nel c/c ci son circa 10'000 euro, il libretto è quasi a zero e nel fondo ci sono 2500 euro e ogni mese vengono versati 50 euro dal c/c al fondo.
l'unico modo che ho per pagare il meno possibile e' quello di stare sotto i 5000 nel libretto e nel fondo e lasciare il resto nel libretto pagando così 34,20 euro all'anno di imposta di bollo solo sul libretto, giusto?
grazie in anticipo

Christian Citton ha detto...

Sul fondo d'investimento l'imposta di bollo è comunque dello 0.2% a prescindere dalla cifra investita.

Anonimo ha detto...

Salve , ho una domanda .
Ho un libretto postale ordinario , questo durante l' anno solare ha superato il picco dei 5.000 euro.

Durante l' anno però ho prelevato denaro per le varie evenienze e sul libretto nal mese di Novembre 2017 come saldo si attestava sui 315 euro.

Lo stesso è stata applicata l' imposta di bollo.

Ora mi chiedo se è normale che la contabilizzazione del libretto sia svolta come giancenza media annuale e non sull' effettivo saldo a fine anno .

La ringrazio per l' attenzione .

Cordiali saluti

Christian Citton ha detto...

L'imposta di bollo del libretto postale si applica sul saldo al 31 dicembre, è anche riportato sui siti di Poste Italiane e della Cassa Depositi e Prestiti, nonchè sul contratto.

Anonimo ha detto...

Spett. Citton la ringrazio per la risposta , nonostante il mio controllo sui documenti che mi ha suggerito , ovvero

sul contratto alla voce : regime fiscale , viene riportato quanto segue :

Il libretto è assoggettato con periodicità annuale ad un' imposta di bollo fissa pari a euro 34,20.
L' imposta non è dovuta quando la giacenza media annua è complessivamente non superiore a euro 5000.

Ed sul decretp del ministero dell' economia e finanze del 24 maggio 2012 è stabilità la data al 31 dicembre di ciascun anno , in caso di periodicità annuale.

quando ho chiamato il call center postale , mi è stato detto che loro l' applicano sulla giacenza media annuale e non sul saldo del 31 dicembre dell' anno corrente.

Cosa mi consiglia al riguardo, a chi mi dovrei rivolgere per avere il rimborso ?

Grazie.

Cordiali saluti .

Christian Citton ha detto...

Scusi, in realtà nella battitura del commento precedente mi è sfuggita una parola: si applica sul saldo MEDIO al 31 dicembre, nel senso che in tale data viene calcolata la media annuale e si preleva l'imposta di bollo se appunto la media è oltre i 5000€.

Anonimo ha detto...

Buonasera sig.Citton,
Io possego un libretto postale smart dove durante l'anno scorso ho vincolato delle cifre importanti riscuotendo gli interessi netti della ritenuta del 26%. A fine vincolo (infra annnuale) ho prelevato quasi tutto e lasciato una somma minima al 31/12/2018 sul libretto.
Al 31/12/2018 mi è stato addebitato solamente 1 euro come imposta patrimoniale. Ho chiesto spiegazione al numero verde delle poste e mi hanno risposto che se il vincolo cadeva accavallo del 31/12/2018 dovevo pagare l'imposta patrimoniale dell 0,2%, invece se il vincolo fosse scaduto prima si paga solamente 1 euro di tassa patrimoniale. ????
Invece sono certa che le Banche addebitano l'imposta 0,2 % in proporzione ai giorni di esistenza del vincolo.
Come si spiega ??? (la Cassa Depositi e Prestiti ha altre regole ???)
Questo fatto è successo anche l'anno precedente.

Christian Citton ha detto...

E' corretto quanto le hanno fatto pagare, è una regola spiegata in questa pagina del sito della Cassa Depositi e Prestiti

Anonimo ha detto...

Buongiorno, mia moglie ha un libretto di deposito nominativo con circa 1.900 euro,questo libretto non veniva aggiornato dal 2014, la scorsa settimana lo abbiamo fatto aggiornare e sono state prelevate imposte di bollo dal 2014 nonostante la cifra sia rimasta la stessa (1.900 euro) abbiamo chiesto spiegazioni e in tutta risposta ci hanno comunicato che essendo stato fatto il cumulo con un conto corrente sempre intestato a mia moglie e abbiamo superato i 5.000 euro, l'imposta di bollo va pagata sia sul libretto che sul conto corrente, le risulta che debbano prelevare imposte di bollo la dove non si superi i 5.000 euro?
La Ringrazio per la cortese risposta.

Christian Citton ha detto...

Come ripetuto più volte nei commenti e come scritto nell'articolo, quando due o più prodotti hanno la stessa intestazione (cioè sono dello stesso titolare) e sono emessi dallo stesso istituto, l'imposta di bollo si paga su entrambi se la somma supera i 5000€ e anche se uno o entrambi sono sotto i 5000€ (1900€ e 4000€ ad esempio: si paga per entrambi).

Anonimo ha detto...

Se investo la somma di 6.000,00 euro su un buono fruttifero 3 anni plus ma ritiro la somma dopo il secondo anno e quindi prima della scadenza non ho alcun interesse a mio credito mentre l'imposta di bollo per i due anni è pari ad euro 24 ,00 in questo caso la Cassa Depositi e Prestiti garantisce comunque la restituzione dell'importo del capitale investito e quindi i 6.000,00 euro oppure mi rimborsano 5.976,00 (6000,00- 24,00) perchè viene fatto il ritiro in anticipo rispetto al vincolo dei tre anni?
Grazie per i suoi chiarimenti sempre precisi e puntuali

Christian Citton ha detto...

E' il caso spiegato nell'articolo e in vari commenti: in ogni caso non viene applicata la parte di imposta di bollo che porterebbe a un rimborso inferiore alla cifra investita.

Roberto ha detto...

Complimenti per riuscire a rendere chiara una materia così ostica.. almeno per me. Mi scuso in anticipo se faccio una domanda che ha già ricevuto risposta ma garantisco di aver letto tutto più volte. Ho chiesto il rimborso anticipato di un buono ordinario dematerializzato del valore nominale di 150 euro. Ho pagato una imposta di bollo di 2 euro ricevendo quindi circa 148 euro. Il portafoglio buono supera i 5000 euro quindi mi aspettavo l'imposta solo che credevo sarebbe stata il 2 per mille di 150 euro invece ho pagato 2 euro. Dove sbaglio?

Francesco ha detto...

Buongiorno, faccio un esempio pratico per cercare di risolvere più facilmente tutti i miei dubbi.
Supponendo di avere le seguenti condizioni tutte e quattro insieme "quanto bollo" dovrei pagare in tutto? :
A- 3000€ su conto BancoPosta
B- 7000€ in Buoni Fruttiferi
C- 4000€ in altri Buoni Fruttiferi
D- 3000€ in Libretto Postale vincolati con offerta SuperSmart

Dovrei pagare il bollo solo sui buoni fruttiferi? e nel caso su entrambi oppure solo sui buoni "B" ?
(Buoni fruttiferi e Libretto vanno sommati per calcolare il Bollo dato che sono entrambi cassa depositi e prestiti ?)

grazie infinite per l'eventuale risposta

Christian Citton ha detto...

Roberto, sinceramente mi sfugge la cosa: in realtà avrebbe dovuto ricevere il 100% del capitale, quindi 150€, perchè come spiegato nell'articolo - con link alla pagina ufficiale della Cassa Depositi e Prestiti - in caso di imposta di bollo che causi una riduzione del capitale quando viene richiesto il rimborso anticipato, la parte che appunto porta a una cifra inferiore non viene addebitata.

Francesco, come spiegato più volte nei commenti e come descritto nell'articolo, deve sommare i prodotti emessi dallo stesso istituto e con stessa intestazione. Quindi il conto Bancoposta è fuori perchè emesso da Poste Italiane, non dalla Cassa Depositi e Prestiti come i buoni e il libretto.

Anonimo ha detto...

Buongiorno sig Citto,
innanzitutto complimenti per aver scritto in modo chiaro su questo tema .
ho letto molti post, ma è probabile che qualcuno lo abbia saltato, per cui mi scuso in anticipo se faccio una domanda gia' posta in precedenza.
Avendo un libretto con poche centinaia di € (emesso da cassa dep e prestiti) e dei buoni frutiferi postali vincolati a 3anni (emessi da CDP) con cifra maggiore di €5000, in questo caso l'imposta di bollo si paga per entrambi i prodotti (anche se uno vicolato tass 0.2% e l'altro un deposito tass. bollo 34.20/anno) o solo sui buoni al momento del rimborso (chiaramente moltiplicato x gli anni in cui sosno stati vincolati)
Grazie, saluti

Christian Citton ha detto...

No, buoni e libretti non si sommano perchè hanno regole diverse.

Anonimo ha detto...

Mi scusi, Mi è stato consigliato e così ho fatto di spostare da libretto di deposito postale a buoni fruttiferi postali dematerializzati la somma di 20.000 euro e lasciare sul libretto una somma inferiore a 5.000 euro per evitare la famigerata imposta di bollo? È corretto??

Christian Citton ha detto...

Dovrebbe farsi due conti per capire se ci ha perso o guadagnato: mica "sparisce" l'imposta di bollo, così ne pagherà una pari allo 0.20% di quanto messo nei buoni invece che solo quella fissa da 34.20 euro del libretto. Nell'articolo è spiegato tutto. Certo è che spostare soldi da uno strumento di deposito e prelievo come il libretto a uno strumento di investimento come i buoni fruttiferi, il tutto solo per non pagare una misera imposta di bollo, vuol dire non aver ben chiaro come gestire i propri soldi: sia lei che chi l'ha consigliata dovreste informarvi molto meglio.

Anonimo ha detto...

Grazie mille per la risposta. L'articolo l'ho letto ed ho parlato con cognizione di causa. Difatti se l'imposta su 20.000 euro su libretto postale equivale a circa 35 euro all'anno, su buoni fruttiferi a 3 anni plus equivale allo 0,20% annuale che sono 40 euro all'anno.Ma mentre al termine dei tre anni con i buoni ho un saldo superiore, anche se di poche decine di euro, al capitale "investito" sul libretto postale al termine dei tre anni avrò -95 euro rispetto al capitale depositato. Il libretto è, come dice lei , uno strumento in primis di deposito poiché non è un conto corrente quindi verosimilmente i soldi depositati ci resteranno anche per più di tre anni. Viceversa i soldi "investiti" a buoni fruttiferi posso recuperarli in qualsiasi momento interamente senza cioè aver intaccato il capite.
Roberto.

Anonimo ha detto...

al posto di 95 euro dovevo scrivere 105 euro...Roberto.

Christian Citton ha detto...

Beh, la scelta di "depositare" su libretto postale una liquidtà di cui si ha disposizione e tenerla ferma lì senza farci nulla, è una scelta un po' strana: il libretto postale in genere si usa per ricevere pagamenti periodici (pensioni, invalidità...) e per poterli prelevare. Se si prevede che tale liquidità possa restare ferma per un certo periodo, allora sì conviene investire in buoni fruttiferi, o anche in un conto deposito: la mia perplessità nella precedente risposta era appunto dovuta a questa visione che traspare dalla sua domanda,che come focus ha appunto "solo" il voler risparmiare sull'imposta di bollo. Consideri comunque anche l'offerta SuperSmart per il libretto postale Smart: una sorta di vincolo di deposito remunerato.

Anonimo ha detto...

buongiorno, ho letto oltre all'articolo tutti i commenti (a meno che non mi sia sfuggito qualcosa) ma nulla con l'esempio che mi interessa, almeno per quello che ho capito. Nell'articolo si legge: "i libretti postali come anche i buoni fruttiferi postali sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti" (quindi medesimo istituto), ma anche "si sommano i conti BancoPosta, si sommano i libretti postali, si sommano i buoni fruttiferi postali".
Allora farei la domanda diretta. Con un libretto nominativo standard con giacenza media di 100 € e dei buoni dematerializzati associati ad esso del valore di 10.000 € pagherei l'imposta di bollo solo sui buoni??? o anche sul libretto?
(associati invece ad un conto banco posta sempre con giacenza di 100 €, la pagherei solo sui buoni, perchè due diversi istituti, dico bene???)
La ringrazio anticipatamente se avrà la cortese disponibilità a rispondermi
sergio

Christian Citton ha detto...

E' scritto in un commento poco sopra: buoni e libretti tra di loro non si sommano perché seguono regole diverse, la frase dell'articolo da Lei riportata "si sommano i conti BancoPosta, si sommano i libretti postali, si sommano i buoni fruttiferi postali" vuol dire che si sommano tra di loro gli stessi prodotti (specificazione necessaria visto che molti consumatori pensano che i buoni e i libretti postali, essendo appunto "postali", vadano a sommarsi col conto corrente postale, cosa che non è).

Anonimo ha detto...

Spettabile Sig. Christian Citton,
ai fini del calcolo dell'imposta di bollo, considerando che Conti Banco Posta, libretti postali e Buoni Fruttiferi Postali non si sommano e cioè non fanno cumulo, Le chiedo quanto segue:

-(1) con due libretti postali, uno intestato solo a voi e l'altro cointestato con un'altra persona, gli stessi due libretti vanno sommati oppure no?
-(2) con due buoni fruttiferi, uno intestato solo a voi di 3000euro e l'altro cointestato con un'altra persona di 2100euro, gli stessi BFP fanno cumolo oppure no?

Grazie per la professionale assistenza.
Fabio.

Christian Citton ha detto...

Il suo caso è specificatamente spiegato nell'articolo: si sommano solo i prodotti con IDENTICA INTESTAZIONE.

Anonimo ha detto...

Salve, complimenti per il blog! Questo il mio quesito: ho un conto corrente presso una BCC e un libretto di risparmio che volevo estinguere nel 2008, ma in banca mi consigliarono di mantenerlo perché sarebbe costato di più toglierlo. Ci restai solo 5,00 euro.Da allora non è stato mai movimentato. A maggio, la banca trattiene il bollo dal 2008 al 2019 dal mio conto corrente per il bollo sul libretto,di cui avevo dimenticato anche l'esistenza!il conto corrente è stato sempre superiore ai 5000 euro.E' giusto pagare in bollo dopo tanti anni? Anche se sul libretto ormai non c'era più niente perché sicuramente i 5 euro erano finiti per le spese in tanti anni?

Christian Citton ha detto...

Tutto regolare: il bollo prescinde da quanto c'è su conto o libretto (c'è si la franchigia di 5000 euro, ma avendo lei presso lo stesso istituto un conto corrente superiore a tale cifra non può essere applicata) ed essendo comunque ancora aperto non vi è ovviamente prescrizione.

buggiani alessio ha detto...

Buonasera mia moglie ha un libretto intestato con saldo di 4950€ e un libretto cointestato con me posso versare su quel libretto fino al limite di 5000 € senza pagare imposta di bollo?

Christian Citton ha detto...

Può versare in quello cointestato fino a raggiungere il limite di 5000 euro, senza pagare l'imposta di bollo, perché i due libretti sono diversamente intestati e quindi indipendenti l'uno dall'altro, non si sommano per il calcolo dei 5000 euro e il pagamento dell'imposta di bollo.

Anonimo ha detto...

Salve, l'articolo è molto chiaro, ma avrei ancora un dubbio (forse non ho letto con abbastanza attenzione): il saldo supersmart e il portafoglio BFP si accumulano per il calcolo della soglia di esenzione dall'imposta di bollo? Grazie

Christian Citton ha detto...

Di base sì, si sommano perché entrambi i prodotti sono emessi da Cassa Depositi e Prestiti e sono assoggettati all'imposta di bollo dello 0,2%. Però si deve anche considerare che per l'imposta di bollo sugli accantonamenti del vincolo Supersmart si applica il minimo di 1 euro se al 31 dicembre non sono attivi accantonamenti ma ci sono state movimentazioni nell'anno solare (accantonamenti scaduti o disattivati, chiusura libretto Smart).