29 maggio 2022

Ricorso Multa al Prefetto o al Giudice di Pace (Quando Si Può Fare)

Multe per infrazioni al Codice della strada: dopo le tasse sono forse l’esborso più odiato dagli italiani! Si può non pagare una multa? Come contestare una multa? Vediamo in questa guida alcune indicazioni che sono basate su consigli da parte di avvocati competenti in materia, prendendo anche in considerazione il caso di una multa notificata in ritardo dopo 90 giorni dalla data dell'infrazione: in questo caso è possibile contestarla.

Accertamento infrazione al Codice della Strada e notifica multa

Sono tre i modi tramite cui è accertata una violazione al Codice della strada che porta ad un’ammenda pecuniaria: a) con avviso di violazione apposto dall’operatore (vigile, ausiliario ecc….) sul parabrezza del veicolo; b) con accertamento contestato direttamente al trasgressore dall’operatore; c) con notifica dell’infrazione al domicilio dell’interessato, via posta o tramite un messo notificatore.

Nella fattispecie c), ovvero nei casi in cui l'infrazione al Codice della Strada non è immediatamente accertata e il verbale consegnato al trasgressore - pensiamo ad esempio al caso dell'autovelox - la multa deve essere notificata entro 90 giorni dall'accertamento, ovvero deve arrivare a casa il verbale della multa ed il bollettino per pagare con tutti i dati dell'infrazione, se non è stato immediatamente consegnato al guidatore da chi accerta l'infrazione.



Tuttavia può capitare che a causa di lentezze burocratiche e dell'alto numero delle multe, quanto dovuto arrivi oltre tale termine: anni fa a Milano il Comune aveva deciso che i 90 giorni si calcolano non dal giorno in cui è stata rilevata l'infrazione ma da quello in cui l'incaricato prende in mano la pratica (nella fattispecie per visionare la foto dell'autovelox e identificare la targa del mezzo).

Si trattò di una decisione illegittima perché ovviamente rende del tutto inutile la norma del Codice della Strada, mettendo tutto in mano ai tempi dell'amministrazione pubblica togliendo certezze ai cittadini e ledendo un loro diritto: il Consiglio di Stato ha dato torto all'amministrazione milanese.

Quando si fa ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace?

Come prima mossa bisogna capire se c’è una qualsiasi ragione per non pagare la multa: a tal proposito occorre sapere che anche se il verbale è stato notificato dopo 90 giorni, l’obbligo di pagare la multa non decade in automatico in quanto ci possono essere valide motivazioni per tale ritardo (accertamenti vari, ad esempio per risalire al proprietario del mezzo).

Quanto tempo si ha per contestare una multa? Si può far ricorso al Giudice di pace o al prefetto entro 60 giorni dalla notifica della multa (o all'uno o all'altro, non pensate di farlo ad entrambi sperando nel "caos burocratico"): può far ricorso per una multa sia il proprietario dell'auto che il trasgressore (ad esempio: il figlio che guida l'auto di un genitore), in carta libera.

Nel caso di ricorso al Prefetto occorre allegare al ricorso il verbale della multa e ogni altra eventuale prova, tipo fotografie, e chiedere anche l’audizione personale del trasgressore; bisogna rivolgersi alla Prefettura del luogo ove è avvenuta la violazione del Codice della strada, oppure presso la sede della Forza dell’Ordine che ha emesso la multa, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Al massimo ci vogliono sette mesi per le varie pratiche burocratiche, termine entro cui il Prefetto decide se respingere o accettare il ricorso: sappiate che con ricorso rifiutato si paga il doppio dell’importo della multa, con in più le spese e la notifica; invece se entro i termini previsti (7 mesi se ci si rivolge direttamente al Prefetto, 6 mesi se invece ci si è rivolti presso l’organo che ha emesso la multa) non vi è alcuna ordinanza emessa, il ricorso si intende ammesso e quindi non si deve pagare la multa.

Inoltre l’ingiunzione di pagamento deve giungere entro 150 giorni dalla data del rifiuto del ricorso da parte del Prefetto, altrimenti anche in questo caso non si deve pagare.


Se invece ci decide di far ricorso al Giudice di Pace, bisogna farlo presso l'Ufficio del Giudice di Pace del Comune ove è stata verificata l'infrazione al Codice della strada e data quindi la multa.

Contestare una multa se il verbale arriva dopo 90 giorni dall'infrazione

Come già scritto sopra, sono previste delle eccezioni a questo termine ma sono casi molto rari (ad esempio se il mezzo è intestato ad una società di leasing, se il proprietario ha cambiato residenza e cose così): di norma i 90 giorni per la notifica della multa si calcolano dal giorno del rilevamento dell'infrazione, come afferma il Codice della Strada all'art. 201:
"Qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata [quindi nel caso di un autovelox per esempio], il verbale, con gli estremi precisi e dettagliati della violazione e con la indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata, deve, entro novanta giorni dall'accertamento, essere notificato all'effettivo trasgressore o, quando questi non sia stato identificato e si tratti di violazione commessa dal conducente di un veicolo a motore, munito di targa, ad uno dei soggetti indicati nell'art. 196, quale risulta dai pubblici registri alla data dell'accertamento".
Anche in questo caso, il ricorso per non pagare una multa arrivata in ritardo si fa al prefetto o al giudice di pace: nel primo caso entro 60 giorni, nel secondo entro 30 giorni dalla notifica del verbale (quando arriva a casa oppure vi viene consegnato dall'agente o l'ausiliario che rileva l'infrazione). Non serve l'avvocato.

Tuttavia va detto che per multa notificata in ritardo è meglio fare ricorso al prefetto perché tale via è quella più indicata per i vizi di forma, che non necessitano cioè di una valutazione concreta dell'accaduto: è un ricorso gratuito (in genere il ricorso al giudice di pace costa 43 euro) da fare in carta semplice e consegnare mano o con raccomandata alla prefettura o al comando della Polizia Locale con allegati codice fiscale, verbale di contravvenzione e eventuale documentazione aggiuntiva.


Multa pagata in ritardo, multa non pagata

Se invece si decide di pagare la multa, facendolo entro 10 giorni da quando è stata elevata non si pagano le spese di notifica, che si pagano invece se si attende la notifica del verbale ed in questo caso occorre pagare entro 60 giorni.

Se si paga in ritardo una multa, cioè dopo tale termine ma prima dell’emissione della cartella esattoriale, si pagherà circa il doppio con in più spese varie.

Se non si paga una multa allora parte la procedura di riscossione coattiva con ruolo esattoriale, se neanche si paga la cartella esattoriale allora ci sarà l’esecuzione forzata di pagamento.

La riscossione coattiva può essere attivata dalle autorità fino a 5 anni dopo l'accertamento: dopo tale termine ogni azione va considerata nulla e non si deve più pagare.
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